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MASÈ (LA CIVICA) – MOZIONE * LAGO DI RONCONE: « ATTIVARE UN MONITORAGGIO COSTANTE NEL TEMPO A PARTIRE DALL’ATTIVAZIONE DELLA DERIVAZIONE IDRICA »

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15.32 - giovedì 28 novembre 2019

Vanessa Masè di La Civica ha presentato oggi in aula una mozione per sostenere le iniziative volte ad arginare il progressivo svuotamento del lago di Roncone che è stata accolta favorevolmente dalla Giunta provinciale e votata all’unanimità, cosa che sottolinea come le tematiche che riguardano la salvaguardia dell’ambiente e del nostro territorio, sono oggetto di unanime condivisione. La proposta di mozione è stata ispirata dalla forte preoccupazione espressa in particolare dagli abitanti di Sella giudicarie, ma non solo, poiché il lago di Roncone è diventato sicuramente uno dei punti di maggiore attrattività turistica della valle del Chiese.

Rispetto ai dati sulla piovosità visti come preoccupanti, l’altra faccia della medaglia – in chiave positiva – è stato l’innalzamento del livello delle acque del lago, che nelle scorse settimane è tornato pieno. Si tratta però di una “breve illusione” per dirla in maniera un po’ letteraria, perché purtroppo siamo consapevoli che nei prossimi mesi ci troveremo di nuovo di fronte al triste spettacolo del lago semi vuoto.

Facendo della rassegna stampa storica in un articolo di giornale del novembre 1985 si legge “rischia di morire il laghetto di Roncone, […] la preoccupazione è che questo laghetto non possa sopravvivere a lungo senza un intervento dell’uomo, visto che possiede ormai le caratteristiche di una torbiera”, e, ancora, il 25 agosto 1986, quando ci si chiedeva “che cosa ne sarà nel lago di Roncone”. Vi furono poi gli importanti lavori degli anni dal 1986 al 1988, quando si diede vita nuova al lago, che è stato costantemente mantenuto grazie ai lavori pressochè annuali di pulizia delle alghe per mantenerne l’ossigenazione. Questo costante lavoro portò, da una balneabilità dell’inizio degli anni 80 che sembrava malsana, all’ottenimento, nel 2017, della bandiera blu, rientrando nella classe di qualità “eccellente”. Oltre a ciò, negli anni interventi importanti di infrastrutturazione (completamento della passeggiata, il parco giochi, il campo da tennis, il bar), anche di natura temporanea come nell’estate del 2018 quando erano state installate piscine, giochi gonfiabili, rendendo il lago una vera chicca per le famiglie.

La valenza del lago si è infatti visto come possa essere quindi non solo di natura ambientale, per l’ecosistema di pregio che la caratterizza (vi trovano ospitalità infatti numerose specie particolari come il persico reale, la tinca, il luccio, e fino a non molti anni fa la lontra), ma anche appunto dal punto di vista turistico, e di conseguenza economico, rivestendo il lago un ruolo non secondario nel proprio ambito territoriale. Ora, la concessione per la deviazione del torrente Adanà, per “tamponare”, come si dice nella determinazione del servizio gestione risorse idriche ed energetiche n. 155 del 2019, la situazione di degrado ambientale in cui si trova il Lago di Roncone, è di natura temporanea, accordata per la durata di un anno, che potrà essere rinnovata per non più di 5 volte.

I lavori dovrebbero essere terminati a breve, ma, posto che si tratta di un intervento sperimentale, per la sua transitorietà non può essere ritenuta come risolutiva. Da ciò quindi l’importanza di individuare soluzioni efficaci come auspicato nella proposta di mozione, poiché qualunque intervento si decida di mettere in campo avrà bisogno di tempo, tempo che però dobbiamo cercare di contenere il più possibile affinché il lago di Roncone possa tornare al più presto ad essere la piccola bellezza che abbiamo conosciuto.

 

*
Vanessa Masè

Consigliere provinciale e Capogruppo La Civica

 

 

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