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LANCIO D'AGENZIA

MASCHIO (M5S) * REPLICA A MARINI: « PROVO TRISTEZZA E COMPASSIONE PER GLI SFORZI DEL CONSIGLIERE NEL CERCARE DI DELEGITTIMARE ME E DEGASPERI »

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09.30 - giovedì 17 ottobre 2019

Provo un certo imbarazzo, tristezza e forse un po di compassione per gli sforzi del Cons. Marini nel cercare di delegittimare me e Degasperi.

Chi ci accusa personalmente è chi al ruolo di consigliere è stato come si può dire “accompagnato” e non ha dovuto sudare più di tanto. Si permette di sparare su chi in comune in questi anni a portato a casa numerosi obiettivi, certo trasversalizzandoli, perché con il ruolo di minoranza è più efficace ma ricevendo la stima ed il rispetto di tutte o quasi le forze politiche della città.

Parliamo di chi a livello provinciale viene considerato uno dei più preparati, impegnati, presenti, rispettati politici. Non c’è alcuno che non consideri Degasperi un politico serio e competente.

In merito al concetto di ortodossia siamo al paradosso perché mi domando chi possa essere definito ortodosso: chi chiede semplicemente un ritorno ai principi di coerenza e trasparenza o chi quotidianamente fa uno strappo alle regole, chiedendone la legittimazione e tacciando chi non è d’accordo come ribelle e fomentatore di odio. Io la mia idea la ho ben chiara.

Bene Marini ci chiede, anzi ci intima di andarcene via ma non sia mai che invece si metta in discussione ascoltando le critiche. Ad oggi da lui e dai vertici non c’è stato il benché minimo ascolto ma noi non molliamo perché crediamo nel rispetto delle regole e dei programmi e sopratutto nel Movimento.

Marini parla di “sbando” o di “voler andarsene” ma nessuno di noi lo hai mai detto. Certo che lui volontariamente travisa sempre e ne fa uso esclusivamente per delegittimare.

Egli parla di “solfa” ma questa sarebbe anche stato semplice chiuderla, bastava rispondere alla prima richiesta ufficiale che è di giugno o all’ultima di tre settimane fa.

Invece il silenzio più assoluto.

Che il movimento si stia muovendo in modo fluido, come lui afferma, non v’è dubbio ogni giorno si cambiano le regole.

Afferma che di richieste concrete da me o da Degasperi non ne arrivano ma a questo punto mi domando se si sia fatto un giro di troppo alla buvette che ha contrastato come fiore all’occhiello.

Vorrei sapere dove ha letto o dove ha visto la logica ricattatoria e sapere chi ha mai detto che vorremmo fare un alleanza indipendentemente dalla volontà dello staff o della base.

Mi tocca ripetere che abbiamo sempre e solo chiesto di poter votare su Rousseau una eventuale coalizione e nel frattempo in prima persona mi sono mosso per sondare il terreno con tutte le forze politiche, perché evidentemente qualora fosse possibile dobbiamo essere pronti.

Mai abbiamo detto di farlo senza autorizzazione ma lui questo lo sa ma vuole farci passare per scorretti quando invece è lui ad esserlo arrivando a dire il falso.

Dice che Fraccaro sa tutto ma dimentica di dire che alle mie sollecitazioni ha scritto pochi giorni fa di segnalarlo allo staff, cosa che avevo fatto da giugno senza alcuna risposta. Capisco che abbia cose più importanti da fare ma credo sia importante anche il destino della sua città a dire il vero e due minuti di telefonata allo staff per chiedere di risponderci non sono poi cosi tanto difficili. Certo a pensare male potrebbe non essere questa la strategia ma qui chi pensa male è Marini a direi il vero.

Concludo che da parte mia l’autocritica c’è sempre stata, sono pienamente consapevole di non aver saputo coinvolgere la base nel modo migliore ma si deve comprendere che un semplice consigliere comunale che prende 500 euro netti mensili, che pertanto deve portare avanti il proprio lavoro per vivere, oltre ovviamente a tutti gli altri impegni faccia fatica a fare anche questo.

Su ciò abbiamo per anni chiesto aiuto ma non è mai arrivato ed egli che lavorava direttamente per Fraccaro lo sa molto bene.

Ultimissima considerazione è che corrisponde al vero che a Firenze c’era una minoranza ma mi domando se sia per questo non vada ascoltata, non è egli il rappresentante di “più democrazia” o ritiene che la stessa vada utilizzata a seconda della convenienza come sta facendo?

 

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Andrea Maschio
Capogruppo Movimento 5 Stelle nel Comune di Trento

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