News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

MARINI (M5S) * FONDAZIONE MACH: « ARRIVANO GLI ESITI DELLE SELEZIONI INTERNE, 28 VINCITORI SU 29 CI ERANO GIÀ STATI SEGNALATI PRIMA DELLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE »

Scritto da
14.04 - giovedì 26 settembre 2019

Arrivano gli esiti delle selezioni interne alla Fondazione Edumnd Mach, 28 vincitori su 29 ci erano già stati segnalati prima dello svolgimento delle prove! In questi giorni la Fondazione Edmund Mach ha diramato gli esiti di una selezione interna tramite la quale ben 29 professionisti qualificati hanno potuto ottenere un avanzamento di carriera. Di per sé sarebbe anche un fatto positivo… solo che già il 20 agosto scorso una fonte anonima ci aveva segnalato quali, a suo avviso, sarebbero stati i nominativi dei vincitori dei vari bandi interni. Ebbene con grande stupore (ma non troppo…) abbiamo scoperto che il nostro informatore ci aveva visto giusto. Su 29 posizioni ne ha azzeccate 28! Che si tratti di un caso di preveggenza? O forse individuare i nominativi dei vincitori non era poi così difficile, sapendo come girano certe cose? Il dubbio ci attanaglia. Nel frattempo stiamo cercando di contattare la fonte anonima per chiederle i numeri del superenalotto…

Battute a parte: l’8 agosto scorso presentavo un’ interrogazione (la 709/XVI, a oggi senza risposta) con la quale chiedevo lumi in merito a quella che mi appariva come una situazione di scarsa trasparenza e meritocrazia riguardante la gestione del personale della Fondazione Edmund Mach.

A quanto mi veniva segnalato c’erano concorsi per posizioni poi non occupate, graduatorie interne stilate ma non utilizzate, personale tecnico di elevata professionalità contrattualizzato con la qualifica di “operaio stagionale”, mancanza di una pianta organica interna per l’organizzazione del personale, revisioni dei livelli di inquadramento sulla base di criteri assai poco chiari e via discorrendo, fino alle ultime selezioni interne, che apparivano “mirate” già dalla lettura dei bandi, visto che secondo i nostri informatori solo leggendoli sarebbe stato piuttosto semplice conoscere in anticipo i nomi di quelli che avrebbero dovuto essere i vincitori.

Ci era anche stato specificato come gli iscritti alle selezioni avessero ricevuto per mail i nominativi dei componenti delle varie commissioni giudicanti. Ebbene, ci veniva fatto presente come fossero tutti commissari interni a FEM, non figurando fra di loro alcun tecnico o figura esterna. A seguito del deposito dell’interrogazione, il 20 agosto, una nuova mail anonima ci segnalava i nominativi di quelli che ad avviso della fonte sarebbero stati i vincitori delle varie selezioni. Previsione che, come detto, si rivelava estremamente accurata, visto che in base alle risultanze di questi giorni risultavano azzeccate le indicazioni di 28 posizioni su 29.

Stando così i fatti viene da pensare che i dubbi sulla trasparenza delle procedure di selezione interna a FEM qualche fondamento lo avessero e purtroppo è molto difficile credere che si adottino certi comportamenti per arrivare a scegliere i più meritevoli fra i partecipanti. Di solito infatti, opacità e “bandi su misura” servono proprio per fare tutto il contrario.

Per quanto mi riguarda la situazione appare assai grave. FEM è sì un ente di diritto privato ma è anche finanziato quasi solo dalla Provincia Autonoma di Trento, cioè dal pubblico. Ne consegue che trasparenza e meritocrazia sarebbero dovute, ed è per questo che da parte mia e del M5S c’è l’intenzione di fare tutto il possibile affinché situazioni come quelle descritte sopra non abbiano più a verificarsi.

 

*
Alex Marini (M5S)
Consigliere della Provincia autonoma di Trento

 

*

 

Egregio Signor Walter Kaswalder Presidente del Consiglio Provinciale SEDE

Interrogazione a risposta scritta n. 709

Trento, 08 agosto 2019

La gestione del personale della Fondazione di ricerca Edmund Mach, essendo essa un ente di diritto privato finanziato prevalentemente dalla Provincia autonoma di Trento, dovrebbe seguire tanto i criteri di trasparenza che caratterizzano la pubblica amministrazione quanto quelli di meritocrazia e di funzionalità che appartengono al settore privato;

agli interroganti sono state segnalate una serie di presunte criticità che si sintetizzano come segue:

  1. nel corso degli ultimi anni sarebbero stati indetti concorsi con commissioni interne per posizioni che poi non sono state occupate, oppure sarebbero state stilate graduatorie che poi non sarebbero state seguite per la chiamata dei candidati. La motivazione addotta per le assunzioni sembrerebbe essere stata la preferenza per criteri attitudinali piuttosto che per le posizioni effettive di piazzamento. Ci si chiede perché, allora, essendo la FEM una fondazione privata con capitale pubblico, non possano essere fatte chiamate dirette sulla base della valutazione dei curricula presenti nella banca dati dell’ufficio risorse umane;
  2. risulterebbe che vi sia la consolidata abitudine di contrattare con la qualifica di “operaio stagionale” personale che in realtà svolge attività tecniche non strettamente legate alla stagionalità. In questi casi, chiaramente, si tratterebbe di posizioni che dovrebbero essere inserite a tutti gli effetti nella pianta organica della Fondazione, dando quindi a chi le svolge la possibilità di essere stabilizzato;
  3. parrebbe inoltre che non sia definita una pianta organica che descriva le strutture dei singoli gruppi di lavoro e sulla base della quale organizzare il personale, anche se gli inquadramenti e le eventuali progressioni dovrebbero essere definiti a partire da questa;
  4. nel 2016 risulterebbe essere stata concessa ai dipendenti la possibilità di richiedere una revisione dei livelli di inquadramento, ritenuti da molti inadeguati rispetto alle mansioni svolte, ai titoli e all’anzianità di servizio maturata. Parrebbe che i richiedenti afferenti ad alcuni gruppi abbiano avuto, nella quasi totalità dei casi, una revisione dei livelli di inquadramento favorevole, mentre ad altri gruppi non sarebbe stata concessa questa possibilità. Risultano poco chiari e trasparenti quindi i criteri di volta in volta seguiti per valutare il diritto alla progressione di ognuno;

5. in seguito all’avvio di alcune cause di diritto del lavoro, in tempi recenti la Fondazione avrebbe bandito delle selezioni interne per progressioni, motivate da esigenze funzionali, anche se ad oggi pare non sia ancora nota la pianta organica dei Centri. Le posizioni bandite, suddivise tra amministrativi, tecnologi e ricercatori e tra i diversi Centri della Fondazione, sarebbero 27. Dalla lettura dei bandi sembrerebbe che tali selezioni siano mirate e sarebbero facilmente intuibili i nomi dei prescelti. Non risulta chiaro inoltre se, a seguito di queste selezioni, si formeranno delle graduatorie utili per future progressioni;

6. da ultimo è stato segnalato che la composizione delle commissioni di selezione sembrerebbe essere stata comunicata via e-mail agli iscritti. Parrebbe non vi siano presenti membri tecnici né commissari esterni, essendo tutti dipendenti e dirigenti o ex dirigenti di FEM;

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere

  1. perché nei concorsi indetti negli ultimi anni non si sia seguito l’ordine di graduatoria per la chiamata dei vincitori;
  2. perché il personale non strettamente legato alla stagionalità non sia stato stabilizzato;
  3. se esista una pianta organica che descriva le strutture dei singoli gruppi di lavoro;
  4. quali criteri sono stati adottati nella revisione dei livelli di inquadramento del personale;
  5. se a seguito delle selezioni in corso si formeranno graduatorie utili per future progressioni;
  6. con quali criteri saranno composte le commissioni di selezione;

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

Cons. prov. Alex Marini Cons. prov. Filippo Degasperi

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.