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MANICA (PD) * CONCERTO DI MORODER SULLA TOGNOLA: « LA GIUNTA C’È O CI FA? PESCE D’APRILE? LA DELIBERA PAT RISALE AL 29 MARZO »

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04.48 - martedì 2 aprile 2019

Concerto di Moroder sulla Tognola: la Giunta c’è o ci fa?

Pesce d’aprile? No, perché anche se resa pubblica oggi la delibera della Giunta provinciale con cui si autorizza il concerto di Moroder sulla Tognola risale al 29 marzo.

La vicenda riguarda il concerto del grande Giorgio Moroder del prossimo 7 aprile in località Alpe di Tognola. Un evento per il quale, vista la collocazione del sito all’interno del Parco naturale di Paneveggio Pale di S. Martino, si è resa necessaria una valutazione di incidenza e l’espressione di un parere da parte della Giunta.

La valutazione di incidenza ha messo in luce vari elementi di criticità, legati in generale alla tutela e alla salvaguardia del sito e in particolare alla conservazione delle popolazioni dei tetraonidi alpini. Si legge nella delibera che “le sollecitazioni negative derivanti dal disturbo, non solo acustico, del concerto si cumulano ai disagi generali già indotti a carico di queste popolazioni dagli usi sciistici della zona e dalla presenza antropica connessa con gli impianti di risalita” e che “ogni disturbo ulteriore o straordinario può dunque contribuire a scardinare equilibri difficilmente ripristinabili e non sempre ricostruibili.”

Nonostante le conclusioni negative della valutazione d’incidenza effettuata ai sensi dell’art. 6 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, nonostante il parere negativo del Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino, nonostante il parere negativo della Commissione per la Tutela dell’Ambiente Montano della SAT, la Giunta, riconoscendo la sussistenza di motivi di rilevante interesse pubblico, ha dato parere favorevole. Mi chiedo: qual è l’interesse pubblico più rilevante della tutela dell’ambiente nel quale viviamo noi e chi verrà dopo?

Nella delibera si dice che attraverso questo evento si può “Vivere l’essenza delle Dolomiti”. Davvero non c’erano altri posti nel quale far suonare Giorgio Moroder, a cominciare dai contesti urbani? Davvero l’intera economia turistica della bellissima valle di Primiero dipende da questo unico evento? E’ questa l’essenza delle Dolomiti? E’ per questo tipo di eventi che l’UNESCO le ha inserite tra i siti patrimonio dell’umanità? Non è così, chiaramente, perché per quanto grande e bello possa essere un evento il vero elemento distintivo, unico e non replicabile è il nostro territorio, il nostro ambiente, le nostre montagne, le nostre comunità locali con le loro storie e i loro saperi.

L’unico vero motivo per cui la Giunta ha “calato le braghe” è che interrompere ora l’organizzazione recherebbe danni d’immagine e soprattutto economici difficilmente sostenibili. Come dire che era già tutto deciso, e del resto le parole dell’Ass. Failoni del 9 febbraio erano chiare: “Caro Moroder, siamo profondamente dispiaciuti per quei dissensi isolati, non rappresentano il Trentino. Da parte nostra c’è la ferma volontà di proseguire sulla strada intrapresa”. Con buona pace del parere del Parco, della SAT, e della valutazione di impatto ambientale.

Dulcis in fundo, con la delibera la Giunta ha approvato l’adozione delle misure di compensazione idonee a garantire la coerenza globale della rete “Natura 2000”. Di cosa si tratta? La “misura più significativa” consiste nella accentuazione della visibilità dei cavi dell’impianto a tutela degli uccelli in volo. Il cui costo sarà sostenuto quest’anno dagli organizzatori ma dal prossimo anno (di nuovo in barba ai pareri degli enti competenti e delle valutazioni ambientali?) sarà a carico della Provincia, cioè dei trentini. Oltre al danno la beffa!

Interessante notare inoltre come nella risposta del 25 marzo dell’Ass. Tonina ad una mia interrogazione inerente proprio i grandi eventi in montagna, questi scrivesse che eventi in aree di grande pregio ed ecosistemi precari, vulnerabili e meritevoli di essere salvaguardati, sono impattanti sia direttamente – per la pressione dei partecipanti – che indirettamente – a causa dell’inquinamento – oltre a provocare “un impatto valoriale di medio-lungo periodo in quanto stridenti in maniera palese con la sobrietà e la semplicità tipiche della cultura di montagna”.

Per concludere con la delibera la Giunta, dopo aver calpestato decenni di buone pratiche e di buon senso nella gestione del nostro territorio, riconosce “la validità della mozione n. 223 approvata dal Consiglio provinciale in data 11 aprile 2018 (ndr promossa dal PDT), facendone proprio l’impegno ivi contenuto”, che è quello di definire linee guida per l’individuazione delle attività umane incompatibili con le peculiarità dei territori montani, a partire proprio da questi grandi eventi per cui la Giunta ha giusto espresso parere favorevole.

In definitiva: mentre sui giornali parla di rispetto per l’ambiente, la Giunta delibera l’apertura dei passi dolomitici alle macchine; mentre organizza dei patetici incontri chiamati col nome roboante di “stati generali della montagna”, la Giunta tenta di modificare la legge urbanistica per semplificare l’iter della Valdastico; mentre parla di partecipazione e trasparenza la Giunta decide in barba ai pareri degli enti competenti e delle commissioni tecniche; e mentre parla di tutela del patrimonio UNESCO decide di approvare un concerto in un sito naturale compreso nel Parco di Paneveggio chiedendo in cambio un paio di luminarie. E’ forse ora che l’Assessore all’Ambiente si esprima in maniera univoca su quale sia l’indirizzo della Giunta in materia di tutela e salvaguardia ambientale.

 

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Alessio Manica
Consigliere Provinciale e Regionale
Gruppo del PDT

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