“Non comprendiamo le reazioni esultanti del Pd, in queste ore, in merito ai dati Istat sul lavoro. A fronte di una disoccupazione che resta stazionaria, l’occupazione sale al 58,4%, ma è ormai stabilizzata la tendenza che vede crescere enormemente i precari e diminuire i cosiddetti stabili”. Lo dicono i senatori M5S.
“La crescita annua si concentra tra i lavoratori a termine (+329 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-112 mila) e gli indipendenti rimangono stazionari.
Dunque, si rinnova il primato assoluto relativo al numero dei precari che ormai sfiorano i tre milioni.
A chi esulta – concludono gli eletti Cinquestelle a Palazzo Madama – ricordiamo che giusto ieri l’Ocse ci ha bacchettato per la qualità dei nostri posti di lavoro che è fortemente peggiorata.
Adesso ci auguriamo che un governo del cambiamento generi quella svolta, quel cambio di paradigma che vedrà l’occupazione stabile quale motore di produttività e, dunque, di competitività del sistema”.