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LORENZO RIZZOLI * COVID-19: « LA POLITICA COMUNALE A TRENTO COSA HA FATTO? AD OGGI POCO PER LE ATTIVITÀ ECONOMICHE E LE FAMIGLIE »

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11.22 - domenica 26 aprile 2020

Sono trascorsi quasi 2 mesi dall’inizio della pandemia. Due mesi pesanti, due mesi difficili. Mesi in cui molte, forse troppe, persone sono “andate avanti” in quanto colpite dal COVID-19. Moltissime persone ricoverate, in gravi condizioni, ma uscite vincenti. Moltissime persone costrette a casa, in quanto positive al tampone e fortunatamente tornate in salute. Mesi, pertanto, difficili e pesanti per chi ha provato il COVID-19 sulla propria pelle.

Mesi pesanti e difficili anche per chi lavora nell’ambito sanitario: qualcuno li ha definiti EROI. Sono i nostri “angeli custodi” e mi permetto di ripetere una frase sentita in giro “d’ora in poi guai a chi taglia i fondi alla sanità”…. Abbiamo la fortuna di avere dei professionisti di alto livello nel mondo sanitario che, nonostante la situazione di assoluta emergenza sanitaria, sono rimasti sempre lucidi e vigili sui numero pazienti che hanno frequentato l’ospedale.

Ci sono poi altri EROI: tutti gli operatori delle RSA che hanno “subito” un pò più tardi l’ondata del CONID-19, ma in maniera decisamente più pesante rispetto agli ospedali.

All’inizio nessuno ne parlava, ma gli “angeli custodi” che lavorano nelle case di riposo di tutto il territorio provinciale vanno considerati “eroi” alla stessa stregua di chi lavora in ospedale.

Mesi pesanti e difficili anche per gli operatori economici: tutte le aziende hanno avuto un calo, sia esso di fatturato che di ordinativi. Tutta la filiera del turismo ha subito uno shock che nessuno poteva immaginarselo: da un momento all’altro a partire dal 10 marzo (giorno in più o giorno in meno) i pubblici esercizi hanno dovuto chiudere. Non una chiusura volontaria, bensì una chiusura obbligata dal un DCPM.

Imprenditori che hanno da sempre investito nella propria attività (l’unica fonte del loro reddito) hanno dovuto, di punto in bianco, chiudere in attesa di un nuovo DCPM che disponesse la riapertura. Decreto che, oggi, non è ancora arrivato. Stessa sorte per tutte le altre attività, sia quelle commerciali, artigianali e manifatturiere, oggi chiuse per obbligo, sia le attività professionali che, anche se non obbligate alla chiusura, subiranno una grande crisi dovuta a mancati incassi nel prossimo futuro.

Abbiamo assistito all’uscita di diverse misura a sostegno delle imprese da parte del Governo (diversi Decreti Legge tra cui spiccano il Decreto Cura-Italia ed il Decreto Liquidità) e anche da parte della Provincia Autonoma di Trento. Stato e PAT stanno agevolando le imprese ed i professionisti alla stipula di finanziamenti agevolati (con garanzia statale o con copertura di interessi da parte della PAT): l’ente pubblico cerca pertanto di aiutare le imprese ed i professionisti a superare la crisi di liquidità stipulando finanziamenti agevolati (quindi indebitandosi), nella speranza che, un domani, riescano a restituire il debito contratto.

V’è poi la possibilità di chiedere specifiche moratorie del debito esistente per famiglie e imprese, le quali, pertanto, possono “sospendere” il pagamento delle rate del mutuo per il periodo di crisi economico-finanziaria dovuta al COVID-19, allungando di fatto il periodo di ammortamento del mutuo originario.

E la politica comunale cosa ha fatto? Leggo di slittamento dell’IMIS (non più le due rate di giugno e dicembre, ma unica rata a dicembre), possibile slittamento della tassa occupazione suolo pubblico per le attività economiche, ecc. Era apparsa sulla stampa l’idea dell’assessore comunale alle attività economiche di fare un ragionamento sui plateatici, cercando di favorire la loro occupazione e limitare la presenza di pubblico all’interno dei locali delle attività economiche. Io penso che, ad oggi, la politica comunale abbia fatto poco per le attività economiche e per le famiglie.

Sarebbe sostenibile per le casse comunali un’ABOLIZIONE, e non slittamento, della PRIMA RATA IMIS 2020? Sarebbe sostenibile un’ABOLIZIONE, e non slittamento, della PRIMA RATA “RIFIUTI” 2020? Sarebbe sostenibile DIMEZZARE o AZZERARE la tassa occupazione suolo pubblico 2020 pagata dalle attività commerciali? Queste sarebbero, a mio avviso, alcune azioni concrete da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di famiglie ed imprese aventi sede nel territorio comunale.

Rimango molto perplesso, invece, per gli interventi fatti dall’attuale Sindaco della città di Trento e dai candidati Sindaco per le prossime elezioni amministrative: il silenzio. Questo mi preoccupa molto e mi fa pensare tanto. Come mai tutto questo silenzio? E le forze politiche cosa stanno facendo? Ci sono idee concrete da mettere sul piatto per la FASE 2? La FASE 2 è alle porte e, per poter procedere, occorre che le idee abbiano già trovato concretizzazione, altrimenti dalla FASE 1 mai ne usciremo.

I prossimi mesi saranno mesi economicamente e finanziariamente molto difficili e cittadini e imprese avranno bisogno di AIUTO CONCRETO, soprattutto dall’ente pubblico. E quando dico “ente pubblico”, mi riferisco a tutti i suoi stadi: stato, regione, provincia e comune.

 

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Lorenzo Rizzoli

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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