Da giorni le cronache parlano a ritmo continua dell’adunata degli alpini. Altrettanto fanno le cittadine e i cittadini di Trento incuriositi dal clima di coinvolgimento di tutta la città.
In tutto questo, gli attentati alle linee ferroviarie stridono in maniera assordante. Queste le nostre considerazioni:
– un attentato è sempre e comunque un atto vile, soprattutto quando colpisce non i presunti responsabili ma i normali cittadini, in questo caso pendolari e viaggiatori;
– nell’attuale sistema delle democrazie è improponibile pensare ad uno stato senza un corpo militare. Questo significa la necessità di avviare in modo deciso, a livello mondiale, una politica di pace, dentro la quale gli attentati non trovano casa;
– gli alpini, nel corso degli anni, hanno assunto una fisionomia sempre meno militare, e sempre più di servizio alla cittadinanza, e di questo si deve loro rendere merito;
– l’adunata ha dato alla nostra città l’aspetto vivace, sociale e sicuro che l’amministrazione dovrebbe garantire sempre, non solo in questa occasione.
Proprio perché convintamente e decisamente pacifisti ed antimilitaristi ci sentiamo, alla luce di queste considerazioni, di giudicare negativamente gli attentati.
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Renata Attolini
Liberi e Uguali del Trentino