È stata approvata all’unanimità la proposta di risoluzione alla comunicazione della giunta provinciale n. 47/XVI “Aumenti nel costo dell’energia”, a firma del consigliere di Forza Italia Giorgio Leonardi, in cui s’impegna la Giunta provinciale a prevedere la stipula di un accordo con Dolomiti Energia S.p.A. allo scopo di fornire un adeguato supporto alle imprese trentine, sottoposte a dura prova dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica e del gas, e nel contempo a elaborare per il medio e lungo periodo strategie di intervento che possano creare condizioni di stabilità economica alle imprese, nonostante i rincari delle materie prime e, in particolare, a verificare se non sia opportuno a tal fine stimolare, anche con interventi di natura economica, la ricerca per la messa in funzione di nuove fonti di energia rinnovabile.
La crisi russo-ucraina ha aperto un’importante questione dal punto di vista energetico per tutta l’Europa e, in particolare, per l’Italia che dipende per più del 40% dalle forniture di Mosca. Si paragona questa crisi energetica a quella petrolifera del 1973, ma in realtà la situazione è molto più grave, sia per l’aumento dei consumi e della dipendenza energetica sia per la complessità della società e del sistema produttivo. Se nel 1973 l’austerity fu una risposta, ora il contesto è molto più complesso, considerato che ci troviamo all’interno di un sistema globalizzato e senza più autonomia monetaria.
Tutto il sistema economico produttivo trentino rischia il collasso senza adeguati interventi di supporto, andando così a vanificare i primi segnali di ripresa che vi erano stati nel post pandemia. Con la proposta del consigliere Leonardi, sottoscritta anche dai colleghi Cavada, Masè, Job, Rossato, Guglielmi, la Provincia autonoma dovrà intervenire mediante due linee di intervento: una rapida ed immediata per il contenimento dei costi ed il sostegno alle aziende al fine di ridurre l’impatto dei costi energetici e del gas e un’altra di carattere strutturale volta a favorire la crescita della produzione e dell’uso di energia rinnovabile in Trentino.
Certamente il coinvolgimento di Dolomiti Energia Spa, vista anche la sua rilevante partecipazione pubblica, è imprescindibile nel breve termine per il contenimento dei costi energetici e quindi del loro impatto sulle aziende e le famiglie. Maggiori investimenti nello sviluppo delle energie rinnovabili, sia nell’idroelettrico ma anche in altre forme, eolico, solare, biomasse, sono la strada giusta e inevitabile da intraprendere, la cui fattibilità dipenderà anche dal coinvolgimento in questo processo del tessuto produttivo stesso, attraverso progetti ad esempio di incentivazione per i piccoli impianti di autoproduzione di energia elettrica (fino a 200 KW), sfruttando l’enorme potenziale di artigiani e piccole imprese che ancor oggi non possono contare su alcun incentivo a differenza dell’utenza residenziale e dei grandi impianti.
Su questo la nostra Provincia assieme a Dolomiti Energia potrebbe essere un progetto pilota.
