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LEGA NAZIONALE DIFESA DEL CANE * PIANO LUPO: LA PROVINCIA DI TRENTO ANZICHÉ ATTUARE POLITICHE DI PREVENZIONE E INFORMAZIONE CHIEDE DI DEROGARE

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21.00 - mercoledì 6 dicembre 2017

Anziché attuare politiche di prevenzione e informazione, la Provincia sceglie la politica dal grilletto facile e chiede di derogare dal Piano Lupo nazionale per poter uccidere senza criterio e senza pietà. Rosati: abbiamo lottato per escludere l’ipotesi abbattimenti a livello nazionale, non ammetteremo deroghe.

A pochi mesi dall’uccisione dell’orsa KJ2, per la quale Lndc ha presentato ricorso al tar contro la relativa ordinanza e sporto denuncia per uccisione di animale, la Provincia di Trento continua a mostrare il suo lato peggiore nei confronti degli animali selvatici. A farne le spese questa volta sono i lupi, per i quali l’ente locale ha chiesto una deroga alla direttiva nazionale sulla gestione del lupo.

“Evidentemente per la Provincia di Trento esiste solo il lupo cattivo. Come un secolo fa, secondo l’ente alpino, questi predatori vanno eliminati, cacciati, possibilmente devono sparire. L’ecosistema lo decidono i cacciatori e i politici”, afferma Piera Rosati, Presidente di Lndc Animal Protection.

“Anziché difendere il territorio con le misure di prevenzione che già altre regioni hanno messo in campo con successo, Trento sceglie la politica dal grilletto sempre facile e dal facile consenso. Ma non è così che si affronta il problema della presenza e della reimmissione del primo predatore della scala alimentare in natura. Il lupo è il primo regolatore dell’ecosistema. D’altra parte le campagne contro di lui, la demonizzazione che si basa sull’ignoranza e sul pregiudizio figlio di visioni mentali retrograde e ristrette, generano di continuo questi rigurgiti di caccia alle streghe”, continua Rosati.

Come nel caso delle orse Daniza e KJ2, Trento si mostra all’avanguardia nel voler tornare a vivere nel passato. Lndc chiede che, almeno in questa occasione, il governo faccia sentire forte e chiara la sua voce contro una richiesta ingiusta e ingiustificata e tuteli una specie tanto preziosa quanto fragile.

“Siamo stati fin dall’inizio in prima linea affinché dal Piano Lupo venisse eliminata la possibilità di abbattere questi animali”, conclude Piera Rosati, “e non permetteremo che si dia il via a deroghe che consentono l’uccisione dei lupi per dare un contentino a questa o quella Provincia o Regione”.

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