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LAVORO 2016: ISPAT, IN TRENTINO TASSO OCCUPAZIONE AL 66,0% / IN ITALIA AL 57,2%

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13.46 - giovedì 28 settembre 2017

(Fonte: Ispat, Istituto statistica Provincia autonoma di Trento) – Evoluzione e caratteristiche del mercato del lavoro in provincia di Trento. Anno 2016.

Attraverso un nuovo report, l’Ispat (Istituto di Statistica della provincia di Trento) aggiorna al 2016 il quadro strutturale dell’offerta di lavoro che si ricava dalle analisi condotte sui dati annuali dell’indagine Istat sulle Forze di lavoro.

Il report propone una lettura delle diverse dinamiche che impattano nel mercato del lavoro, un mercato influenzato sempre più da profonde trasformazioni: dai cambiamenti demografici che determinano l’innalzamento della vita media e l’invecchiamento della popolazione, alle riforme pensionistiche, in particolare degli ultimi anni; dagli incentivi a sostegno all’occupazione, all’incremento della scolarità che spinge i giovani a ritardare il loro ingresso nel mondo del lavoro.

I dati per il Trentino mostrano tra il 2015 e il 2016 una variazione lievemente negativa dell’occupazione (-0,6%). Nel periodo 2008-2016 si osserva invece un incremento del numero di occupati di circa 6.000 unità, un dato in controtendenza rispetto a quanto sperimentato nella ripartizione Nord-est e nel resto del Paese che presentano saldi negativi e livelli occupazionali che numericamente risultano ancora lontani da quelli pre-crisi.

Nel 2016 il tasso di occupazione (15-64 anni) raggiunge quota 66,0%, un valore decisamente migliore rispetto al dato nazionale che si ferma al 57,2%.

Dal punto di vista qualitativo, il 36,8% degli occupati svolge una professione qualificata e il 30,5% una professione di livello intermedio (impiegati). La quota degli operai si attesta al 23,2% mentre gli occupati scarsamente qualificati rappresentano il 9,6% della popolazione.

In Trentino il tasso di disoccupazione nel 2016 risulta pari al 6,8%, circa 5 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale (11,7%). Nel periodo 2008- 2016 il tasso di disoccupazione è aumentato di poco più di 3 punti percentuali (era pari al 3,3% nel 2008) a fronte di un incremento di 5 punti percentuali registrato a livello nazionale.

La presenza di giovani nel mercato del lavoro è sempre meno diffusa, per effetto delle dinamiche demografiche che hanno comportato una diminuzione della popolazione giovanile e un parallelo aumento di quella anziana. Inoltre, i giovani tendono a posticipare l’ingresso nel mercato del lavoro per effetto dell’aumento delle opportunità di apprendimento e dell’allungamento dei percorsi di istruzione e di formazione.

 

 

 

 

 

Foto: archivio Pat

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