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LAV – TRENTINO * LETTERA ALLA III COMMISSIONE CONSIGLIO PROVINCIALE PAT: ” APPROVARE IL DDL 230 ‘SPARAORSI E SPARALUPI’ APRIREBBE LA STRADA AD UN RICORSO DA PARTE DEL NUOVO GOVERNO “

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14.07 - martedì 19 giugno 2018

Lav Trentino scrive ai membri della Terza commissione permanente del Consiglio Provinciale. Approvare il ddl 230 “sparaorsi e sparalupi”, oltre che essere dannoso aprirebbe la strada non solo ad un ricorso da parte del nuovo Governo ma anche a danni erariali da imputare agli stessi Consiglieri.

Ieri la sentenza della Corte dei Conti che ha condannato in Appello l’ex Presidente della Provincia di Bolzano Alois Durnwalder e Heinric Erhard, allora direttore dell’ufficio caccia e pesca, per danni erariali per un importo superiore al milione di euro, in relazione ad uccisioni di specie protette da direttive europee e da norme nazionali.

Oggi la sede trentina della Lav non perde tempo e scrive ai Consiglieri provinciali membri della Terza commissione permanente, chiedendogli di rigettare nella sua interezza il disegno di legge 230 “Attuazione dell’articolo 16 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche: tutela del sistema alpicolturale” ovvero il via libera all’uccisione di orsi e lupi.

Numerose sono state le argomentazioni di merito sollevate nelle scorse settimane dalla Lav e da altre associazioni, per le quali è dannoso sia eticamente che scientificamente dare il via libera alle uccisioni di orsi e lupi, mentre è importante concentrarsi sulla diffusione delle misure di prevenzione che funzionano ma che ad oggi, di fatto, vengono trascurate.

“La lettera si pone il duplice obiettivo” dichiara Simone Stefani, responsabile della sede trentina della Lav “di ricordare ai Consiglieri le numerosissime motivazioni scientifiche per cui è assurdo votare a favore di questo scellerato ddl e delle conseguenze in termini di responsabilità che lo stesso apporterebbe proprio nei confronti dei Consiglieri che lo voteranno”
“Sono molte”, continua Stefani “le evidenze che fanno precipitare il ddl nel girone dell’illegittimità, esponendolo non solo ad un ricorso certo del

nuovo Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e quindi del Governo, ma anche all’apertura di una procedura d’infrazione per violazione della direttiva Habitat”.
Ed i danni erariali di questa illegittimità, ricadranno in toto sugli amministratori che l’hanno scritta, voluta e votata. La sentenza della Corte dei Conti contro Alois Durnwalder docet.

 

 

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