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LAV TRENTINO * ELEZIONI COMUNALI 2020: « CHIEDIAMO AI CANDIDÀTI SINDACO L’IMPEGNO DEI NOSTRI 5 PUNTI PROGRAMMATICI »

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16.21 - mercoledì 9 settembre 2020

Dalla LAV proposte in 5 punti ai candidati a Sindaco per il Comune di Trento, ai candidati a consigliere e ai partiti: la loro convergenza su uno o più temi verrà poi resa nota a iscritti, sostenitori e cittadini attraverso i canali dell’associazione ed i media.

In vista delle elezioni comunali del 20 e 21 settembre, che vedranno alle urne, tra gli altri, i cittadini del comune di Trento, la LAV, nella sua indipendenza associativa e trasversalità sui contenuti, lancia l’iniziativa “anche a Trento gli animali votano” in cui chiede ai candidati a Sindaco, a consigliere e a tutti i partiti l’impegno programmatico su 5 punti su temi connessi alla tutela degli animali. Sono temi importanti e attuali che hanno implicazioni sociali, economiche, politiche, culturali, morali e attengono a temi centrali della campagna elettorale come sicurezza, lavoro, immigrazione, salute, scuola, ricerca, famiglia, legalità.

Fra i punti vi è un filo conduttore chiaro, ossia riconoscere agli animali lo status di esseri senzienti e non di oggetti, in linea con l’articolo 13 del Trattato Europeo di Lisbona. Nella città di Trento, nel recente passato, si sono espresse voci di sensibilità, ma che non sono sfociate in un positivo progressivo percorso di crescita nelle attività di tutela degli animali, sia dei tantissimi che vivono nelle famiglie trentine, sia dei selvatici che vivono occasionalmente o stabilmente nel territorio comunale. Tra le proposte, l’adozione finalmente di un regolamento comunale per il benessere degli animali, come già fatto da centinaia di altri comuni in Italia. In esso potranno essere compresi articoli importanti come il divieto di uso di animali nell’accattonaggio, l’esposizione degli animali nelle vetrine delle attività commerciali, il sanzionamento delle Linee Guida sugli animali nei circhi della Commissione ministeriale Cites e il sostegno alle attività circensi senza animali.

Altro punto importante è favorire le “adozioni responsabili” del canile e dei gattili comunali, aiutando le famiglie adottanti a sostenere spese per pappe e cure veterinarie, almeno per un anno, visto il risparmio che un’adozione comporta per le casse dell’amministrazione comunale. Ancora, la LAV propone un’attività di formazione continua per gli agenti di polizia municipale che sempre più frequentemente, sollecitati dai cittadini, si trovano a dover intervenire per reati ai danni di animali. In una città di montagna come Trento, non poteva mancare l’apertura di un numero di riferimento/sportello per segnalare animali in difficoltà, che coordini l’intervento di una rete di veterinari in modo che si possa garantire le cure e l’assistenza che necessitano. Infine, con l’entrata in vigore dei nuovi Criteri Ambientali Minimi che promuovono un alimentazione a minor consumo di proteine animali per la ristorazione collettiva in scuole, ospedali e altre strutture sia pubbliche che private, si chiede di inserire nei bandi di gara comunali la clausula di almeno un giorno completamente veg a settimana e che ogni giorno ci sia almeno un piatto con proteine vegetali.

 

 

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LE PROPOSTE DELLA LAV
AI CANDIDATI A SINDACO, CONSIGLIERE, AI PARTITI
PER UNA CITTA’ ATTENTA ANCHE AGLI ANIMALI. PER UN CAPOLUOGO DI PROVINCIA CHE SIA DA ESEMPIO PER TUTTI SUL TEMA DEI DIRITTI

Il rispetto per gli animali e le istanze di liberazione dal loro sfruttamento assumono oggi un ruolo centrale per gran parte dell’opinione pubblica, come testimoniano i sondaggi d’opinione e il vasto pubblico che segue assiduamente vicende che hanno come protagonisti animali. Anche nel nostro contesto comunale spesso tocchiamo con mano questo cambiamento sociale, osservando l’attenzione che destano temi inerenti la difesa dei loro diritti.

Inoltre, la questione animale ha implicazioni sociali, economiche, politiche, culturali, morali e attiene ai temi centrali della campagna elettorale: sicurezza, lavoro, immigrazione, salute, spesa pubblica, servizi, scuola, ricerca, famiglia, legalità.

Di fronte a questo scenario la classe politica, pur con qualche virtuosa eccezione, si è mostrata negli anni sostanzialmente sorda e non si è attivata, se non in minimi atti, non dedicando la dovuta attenzione alla ricchezza morale e alla concretezza del volontariato. Il risultato di ciò è una città di Trento dove si esprimono sì voci di sensibilità, ma che non sono sfociate in un positivo progressivo percorso di crescita nelle attività di tutela degli animali, sia dei tantissimi che vivono nelle famiglie trentine, sia dei selvatici che vivono occasionalmente o stabilmente nel territorio comunale

Per una città di Trento sempre più vicina all’Europa non è invece più rinviabile seguire gli indirizzi di quell’articolo 13 del Trattato Europeo, che riconosce gli animali come esseri senzienti, impegnando l’Unione e gli Stati membri a porre attenzione totale alle loro necessità. Questo atto apre la strada per una rivalutazione, anche sul piano giuridico, del legame tra umani e altri animali, che si allontana sempre di più dalla prospettiva unilaterale del rapporto tra proprietario e bene mobile. Categoria nella quale il nostro Codice civile inserisce ancora, colpevolmente, gli animali non umani.

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Premesso ciò, nella nostra indipendenza associativa e trasversalità sui contenuti,

CHIEDIAMO AI CANDIDATI A SINDACO, CONSIGLIERE, AI PARTITI
l’impegno su 5 punti programmatici
per i prossimi 5 anni di Consiliatura
che faremo conoscere a iscritti, sostenitori e cittadini anche attraverso i media

ECCO LE PROPOSTE DELLA LAV AI CANDIDATI

1 – FINALMENTE UN REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI!

La città di Trento ha, nel suo quadro normativo, un regolamento di polizia urbana approvato nel 2004 e modificato negli anni. In esso vi sono 3 pagine dedicate alla cura degli animali: non è più sufficiente. Chiediamo l’impegno a lavorare seriamente sul tema e a dare alla città un soddisfacente Regolamento comunale per la tutela degli animali, come già fatto da centinaia di altri Comuni. La guida da cui partire sarà il regolamento-tipo sottoscritto da ANCI-Associazione nazionale dei Comuni italiani che comprende, fra l’altro, il divieto di uso di animali nell’accattonaggio, l’esposizione degli animali nelle vetrine delle attività commerciali, il sanzionamento delle Linee Guida sugli animali nei circhi della Commissione ministeriale Cites e il sostegno alle attività circensi senza animali.

2 – FAVORIAMO LE ADOZIONI NEL CANILE E NEI GATTILI

Adottare un cane o un gatto, specialmente anziani, è un atto di amore e responsabilità che, oltre a donare una nuova vita a sfortunati animali, fa risparmiare alla pubblica amministrazione i costi del loro mantenimento. Favoriamo le adozioni del canile e dei gattili comunali con una “quattrozampe social card” d’aiuto alla famiglia adottante per acquistare pappe e sostenere cure veterinarie per un anno.

3 – INTEGRAZIONE DEI SERVIZI VETERINARI

In una città di montagna come Trento, sono numerosi gli animali che vivono l’area urbana in modo saltuario o stanziale. Rispettiamoli e tuteliamoli. Forniamo loro assistenza veterinaria qualora lo necessitino grazie anche a convenzioni con medici veterinari che possa essere attivata su segnalazione anche dei cittadini. L’apertura di uno sportello/numero telefonico per le richieste di aiuto è un passo fondamentale per garantire agli animali della città l’assistenza di cui hanno bisogno

4 – FORMAZIONE DEGLI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE SU REATI IN DANNO AGLI ANIMALI

Sia per l’applicazione del Regolamento tutela animali che per interventi contro i reati a danno degli animali, il Comune deve realizzare una formazione continua degli agenti di Polizia Municipale, per poter garantire una risposta qualitativa e quantitativa sempre migliore alle richieste di intervento dei cittadini.

5 – PER UNA TRENTO CRUELTY FREE: PIU’ OPZIONI VEG NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA

In agosto sono entrati in vigore i nuovi Criteri Ambientali Minimi per la ristorazione collettiva emanati dal Ministero dell’Ambiente con DM del 10 marzo 2020, e validi per tutta la ristorazione collettiva pubblica e privata, che comprende scuole, caserme, uffici, ospedali e altro. In essi, tra gli altri aspetti, si promuove un’alimentazione a minor consumo di proteine animali per un minor impatto ambientale
Chiediamo che nei contratti e nei bandi di gara l’Amministrazione comunale inserisca la clausola di almeno un giorno veg a settimana e che ogni giorno ci sia almeno un piatto con proteine vegetali.

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