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LAV ROMA * LIFE URSUS: « IL MINISTRO COSTA ANNUNCIA CONTROLLI AL CASTELLER (TRENTO) E PROPONE ALLE REGIONI ALPINE L’ESTENSIONE DEL PROGETTO, FINALMENTE SI APRE UNA NUOVA FASE »

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13.05 - giovedì 10 settembre 2020

Il Ministro dell’Ambiente Costa ha comunicato prossimi controlli al recinto del Casteller (Trento) e l’avvio di una fase di confronto con i Presidenti delle Regioni dell’arco alpino per estendere ai territori di Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, l’areale del progetto Life Ursus.

“Sono notizie molto positive a tutela degli orsi che vivono in provincia di Trento – commenta Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – ora è importante che siano seguite da azioni concrete.”

La verifica delle condizioni di detenzione degli orsi rinchiusi nel recinto del Casteller – che ci auguriamo fondata anche su parametri etologici e medico veterinari – non potrà che dimostrare che quell’area, giunta oramai alla sua capienza massima, è del tutto inadatta a ospitare ben tre orsi, i quali hanno a disposizione pochissimi metri lineari nei quali spostarsi, mentre è noto che in natura possono percorrere più di 20 Km in un giorno solo.

E’ importante che il Ministro voglia anche estendere la zona interessata dal progetto Life Ursus fino alle Regioni limitrofe: questo non potrà che comportare una migliore distribuzione degli orsi sul territorio, garantendo così la continuità con gli individui che vivono nei Balcani, obiettivo principale dello stesso progetto finanziato dall’Unione Europea.

A fronte di una politica provinciale incapace di proporre qualcosa di diverso da uccisioni e carcerazioni a vita, le dichiarazioni del Ministro Costa aprono finalmente una nuova fase, proponendo azioni utili a favorire la convivenza tra orsi e cittadini.

“Possiamo dire che per gli orsi trentini si apre finalmente una nuova fase – conclude Vitturi – che, oltre a quanto annunciato dal Ministro Costa, dovrà necessariamente comprendere anche un nuovo “Patto per la convivenza”, un protocollo che, a partire dalle migliori conoscenze scientifiche della specie, preveda adeguati percorsi per prevenire potenziali situazioni di conflitto e azioni di informazione ed educazione della cittadinanza: tutto questo è mancato nel Pacobace (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno delle Alpi centro-orientali), un piano sostanzialmente disatteso e comunque obsoleto”.

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