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LANCIO D'AGENZIA

IVO TAROLLI * ELEZIONI EUROPEE 2019: «L’ITALIA È UN PAESE IN GINOCCHIO, IL CORAGGIO DI OSARE E RIPRENDERSI LA CENTRALITÀ »

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17.44 - domenica 28 aprile 2019

L’Italia è un Paese in ginocchio! In seria difficoltà. Dentro una UE in cortocircuito!

È un Paese vecchio! Che non fa figli! Con troppe persone in cerca di lavoro! Che ha smarrito lo smalto della competitività! E cosa più seria: un Paese che sembra non credere alla sua risalita.

È dentro una crisi che si protrae ormai da 10 anni! Dentro un rallentamento che dura da più di 15! E altre cause vengono ancora da più lontano.

Il rischio di cadere nelle due società: quella delle élites e quella dei ceti meno abbienti è più di un pericolo. Forse si sta già materializzando, con la crescita enorme delle disufuaglianze.

Le stesse risorse a disposizione delle famiglie, della scuola, dell’Università e della ricerca ne hanno risentito significativamente.

In presenza di questo quadro, coloro che si riconoscono nell’Umanesimo Cristiano possono stare alla finestra? Possono limitarsi all’impegno prepolitico? Alla formazione? Seppur siano sempre attività meritorie.

O è il tempo di uscire dalla condizione “difensiva” del rincorrere… Di essere appendici di altre culture. Del militare a macchia di leopardo: un po’ di qua, un po’ di là; ma marginali. Se non inconsistenti o irrilevanti.

Noi apparteniamo a quella schiera che ritiene che sia giunto il tempo della ripartenza.

Sturzo scrive l’appello nel 1919. Ma in Consiglio comunale di Caltagirone era prosindaco già nel 1905.

Non aveva aspettato!

Noi non veniamo da Marte! Ma nemmeno dal sottoscala! È da anni che stiamo lavorando; che stiamo girando per l’Italia coinvolgendo persone e movimenti; confrontandoci per capire dove sta andando questo mondo; toccando con mano la domanda di nuova Politica; che richiede capacità di discernimento, di progettualita e di azione ad un tempo. Senza distinzione fra un prima e un dopo!

Nella “La forza delle Idee-Ed. Ancora 2012” lanciavamo la tesi del “ritorno all’Unita’ ” come antitesi alla diaspora. Nel 2017 con “Il Tempo del Coraggio- Ed. Rubettino” questa tesi evolverà nella “Unità Possibile” come risposta alla irrilevanza.

Il compito cui non possiamo sottrarci è fornire un contributo di pensiero e di concreta progettualità che possano essere utili all’Italia e all’Europa.

Non si nasce contro qualcuno! Si parte per costruire! Per offrire una speranza! Per dare una mano ad uscire dal tunnel.

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La sfida di orientare la Modernità (“Un Progetto per l’Italia in Europa” – Ed. Coop. Frate Jacopa 2019) ti impone di capirla e di interpretarla. Noi ci siamo cimentati:

L’Occidente sembra essere fagocitato dallo strapotere del Super-Ego! Che mette i nostri bisogni e le nostre aspettative sempre e comunque davanti al bisogno di chi ti sta vicino. Che ti impedisce di ascoltare e, tante volte, anche di vedere.

Da questo cortocircuito si può uscire solo riscoprendo il valore dello stare insieme; del progettare assieme; di sentirsi attori e protagonisti di una Squadra! Parte viva di una Comunità!

Il Dialogo e l’essere Comunità devono ritornare ad essere le parole chiave! Che vuol dire non solo capacità di ascolto, ma cooperare per costruire e disponibilità a condividere, anche con chi sui singoli problemi la pensa diversamente da noi.

Tramontato il secolo delle Ideologie (per definizione: rigide, dogmatiche, spesso manichee, non comunicanti e spesso fioriere di scontri!) siamo chiamati a dare corpo alla stagione delle Libertà! Senza rinchiudersi nel recinto della “libertà di…”, ma aprendosi con nuove sintesi alla “libertà con…”, alla “libertà per…”, alla libertà nella Verità, senza le quali si cade nella autoreferenzialità.

Si rimane protagonisti nella Polis solo se si è capaci di relazionarsi con chi ti sta vicino.

Una libertà autentica e piena non si limita ad esprimersi senza intaccare la libertà del vicino; ma potrà realizzarsi solo quando saprà esaltare la piena libertà dell’altro, anche di colui che ti sta accanto.

Per Pericle, che non era giudeo: “un uomo che non si interessa allo Stato, non solo va considerato innocuo, ma inutile!”

3.Le disuguaglianze, negli ultimi decenni, si sono ampliate in tutto il mondo. Ci sono Stati interi che sono stati risucchiati nell’inferno della Povertà.

A noi il compito di non rassegnarci. “Compito dei regnanti è assicurare la Felicità dei sudditi” scriveva l’economista Antonio Genovesi.

Per questo riteniamo che la Povertà di oggi non vada confinata nel recinto della mera Assistenza, o della Solidarietà, ma vada assunta come una vera e propria categoria economica. Alla stessa stregua della “sostenibilità”, della “crescita”, o del pareggio di bilancio. E pertanto vada aggredita e contrastata con vigore! E assunta come un imperativo.

A questo scopo, è indispensabile recuperare il ruolo rigenerativo dell’Impresa; un Bene che può moltiplicare le opportunità e aprire le porte al Lavoro.

In cima alle priorità va messa la Competitività, sia delle imprese, che del sistema produttivo, che del sistema Paese, avviando con coraggio riforme che ti portino a forme di compartecipazione, a flessibilità delle retribuzioni dentro garanzie minime, e al superamento delle gabbie salariali. Scelte che accompagnino una significativa riduzione del Costo del Lavoro e del carico fiscale.

E’ ormai da un quarto di secolo che veniamo guidati dalle politiche dei numeri! Una cultura fondata sui parametri, sui criteri, sulle politiche meccanicistiche: inflazione, tasse, investimenti, deficit etc.. che sono utili ma dentro un quadro che ti porti al Bene, all’Etica, e alla “Felicità. Prima di essere assorbiti dalle politiche del fare bisogna aver chiari quali sono gli obiettivi che vogliamo perseguire!

Per questo abbiamo adottato un Logo che ti riporti “all’albero della vita!”, per simboleggiare come sia il terreno, come siano le radici a dar vigore, vitalità e frutti all’albero.

E questo non come semplice o nostalgico ricorso alla riserva dei Valori, ma come convincimento che solamente attraverso una simbiosi nuova e virtuosa fra Natura, Spirito e antropologia umana nelle sue espressioni sia sociali che economiche, può nascere un Mundus Novus.

Sono questioni -e ne abbiamo citate solo alcune!- che non abbisognano del ritorno al mito dello Stato; né tanto meno di ripararsi nel localismo o di rinchiudersi nel provincialismo domestico.

L’UE può giocare una partita importante; purché, come l’avevano disegnata i padri fondatori, ritorni ad essere guida nel mondo! motore di crescita, di Pace e di Giustizia sociale. Avviando senza paure, riforme importanti in direzione del rafforzamento dell’integrazione e della cooperazione, anche federativa, degli Stati.

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Queste sfide non possono aspettare!

Per questo, con coraggio abbiamo osato. Per questo siamo partiti! E abbiamo messo in mare una caravella. Forti di un Progetto moderno, articolato e innovativo. Convinti che si possa così rispondere alla sete di Nuova Politica. Mossi solo da generosa testimonianza e consapevole responsabilità.

La lista si chiama “Popolari x l’Italia” con sottotitolo: “Popolari, Democratici e Cristiani Insieme in Europa”, collegata sul piano europeo al PPE.

Con Mario Mauro abbiamo coinvolto testimoni generosi: che stanno militando in decine e decine di esperienze cristianamente ispirate, in ambito civico, associativo e politico sia in Italia che sulla scena internazionale

Il Soggetto Politico nuovo sarà definito e strutturato solo dopo le elezioni.

Gli italiani, che si recheranno alle urne il 26 maggio per eleggere il Parlamento europeo, se lo riterranno, troveranno sulla scheda una opportunità in più.

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On Ivo Tarolli
Capolista Circoscriz. Nordest

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