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ISTAT * REPORT 2019 – REGIONI A MAGGIORE DIFFUSIONE DI COMUNI CON ALMENO UN AGRITURISMO: « TOSCANA (97,8%) / UMBRIA (96,7%) / MARCHE (87,7%) / TRENTINO-AA (83,2%) / EMILIA-ROMAGNA (82,3%) »

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11.31 - giovedì 12 novembre 2020

Nel 2019 le aziende agrituristiche autorizzate sono 24.576 (+4,1% rispetto al 2018); la crescita maggiore è nel Centro (+8,7%). Il 62,6% dei comuni italiani ospita almeno un agriturismo, quota che supera il 97% in Toscana.

Aumentano anche gli agrituristi di nazionalità italiana (+9,6%) e si consolidano le presenze estere (8,2 milioni).

Tra gli agriturismi quelli multifunzionali, che offrono cioè almeno tre tipologie di attività, sono il 30,1%.

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Primato della crescita agli agriturismi del Nord-ovest
Gli agriturismi rappresentano una specificità del tessuto produttivo italiano e caratterizzano l’economia agricola del Paese. Tale peculiarità è oramai da tempo riconosciuta a livello normativo ed economico (in particolare sono 112 le norme in materia di aziende multifunzionali). Queste aziende contribuiscono in maniera rilevante allo sviluppo non solo del settore agricolo, ma più in generale del “mondo rurale”.

Tale ruolo sembra confermato dalla performance positiva di medio/lungo periodo del settore. Tra il 2007 e il 2019, infatti, il numero di strutture agrituristiche cresce del 38,7%, con un saldo attivo di 6.856 aziende agrituristiche(i) tale crescita è trainata dagli agriturismi del Nord-ovest (+58%) e, a seguire, da quelli del Centro (+44,5%), delle Isole (+43,6%), del Sud (+31,7%) e del Nord-est (+25,8%)

Sotto l’aspetto della diffusione territoriale, i comuni con almeno un agriturismo (CAT) nel 2019 sono 4.958, pari al 62,6% del totale dei comuni italiani, nel 2011 erano il 58%.
Nel Centro, l’84,8% dei comuni ospita almeno un agriturismo; seguono i comuni del Nord-est (77,9%), delle Isole (63,1%), del Sud (55,6%) e, per finire, quelli del Nord-ovest (52,4%). Rispetto al 2011, la crescita maggiore è nel Nord-est (+10,5%), seguito dalle Isole (7,8%), dal Centro (7,3%) e dal Sud (7,35). Il Nord-ovest è la sola area con una leggera flessione (-0,9%).

Le regioni a maggior diffusione di comuni con almeno un agriturismo sono la Toscana (97,8%), l’Umbria (96,7%), le Marche (87,7%), Il Trentino-Alto Adige (83,2%) e l’Emilia-Romagna (82,3%).

Rispetto al 2011 diminuisce la percentuale di CAT con un solo agriturismo (dal 37,2% al 35,9%) e di quelli che ne contano tra 6 e 10 (da 12,3% a 10,1%). Al contrario, aumentano quelli con 2-5 agriturismi (dal 41,7% al 44,5%) e, in modo più contenuto, quelli con 11-50 agriturismi. Infine, sono sostanzialmente stabili (intorno all’1%) i CAT con oltre 50 agriturismi.

I comuni con almeno 100 agriturismi sono 9 (Grosseto, Cortona, Castelrotto, Manciano, Appiano sulla strada del vino, San Gimignano, Montepulciano, Montalcino, Caldaro sulla strada del vino) e si localizzano in Toscana e nel Trentino-Alto Adige. Nelle restanti aree, i comuni con il più alto numero di agriturismi sono Noto (71), Otranto (65) e Monzambano (28).

 

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