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ISTAT * MOBILITÀ ITALIANI – INTENZIONI APRILE/GIUGNO 2022: « I MINORI RISCHI DI INFEZIONE DA COVID (29,7%) E IL CARO-ENERGIA (37,7%) INDUCONO ALL’USO DEI MEZZI PUBBLICI »

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11.36 - lunedì 9 maggio 2022

In lieve aumento gli spostamenti nei prossimi tre mesi.

L’82,5% degli interpellati non varierà la frequenza degli spostamenti nei prossimi tre mesi, il 12,9% prevede un aumento e il 4,0% una diminuzione rispetto ai sei mesi precedenti e anche sui mezzi di trasporto utilizzati per gli spostamenti non ci saranno sostanziali variazioni. L’auto privata rimane il mezzo di trasporto più usato dagli italiani (l’82,9% nei prossimi tre mesi contro l’84,3% nei sei mesi precedenti).

 

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Dietro il cambio del mezzo di trasporto c’è l’aumento del prezzo dei carburanti.

Tra coloro che intendono variare il mezzo di trasporto per gli spostamenti abituali, il 38,7% imputa il cambiamento all’aumento del prezzo dei carburanti; il 23,5% varierà il mezzo di trasporto per minori rischi di infezione da Covid-19.

 

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L’utilizzo dei mezzi di trasporto varia poco, lieve calo per l’auto privata

L’87,4% degli italiani non varierà la frequenza dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico nei prossimi tre mesi rispetto ai sei mesi precedenti. Ma il 7,6% prevede un aumento di questa modalità di trasporto mentre il 3,5% prevede una diminuzione. In lieve calo (da 84,3 a 82,9) l’auto privata.

 

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I minori rischi di infezione da Covid-19 e il caro-energia inducono all’uso dei mezzi pubblici

Tra quanti prevedono una modifica nella frequenza dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, il 37,7% imputa la variazione al rincaro del prezzo dei carburanti e il 29,7% ai minori rischi di infezione da Covid-19.

L’Istat diffonde oggi le stime relative a un’indagine “ad hoc” su come potrebbe variare la mobilità degli italiani nel periodo aprile-giugno 2022 rispetto ai sei mesi precedenti. I quesiti di indagine, formulati agli intervistati nel mese di aprile 2022, sono stati inseriti in una sezione del questionario utilizzato correntemente per l’indagine mensile sulla fiducia dei consumatori. I dati offrono un quadro sulle intenzioni di mobilità degli italiani nei prossimi tre mesi evidenziando una relativa omogeneità di propositi a livello territoriale ma non per fasce di età.

 

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Piccolo aumento della mobilità degli italiani

La maggioranza degli italiani non prevede di variare la frequenza degli spostamenti abituali nei prossimi tre mesi rispetto ai sei mesi precedenti (Prospetto 1) né di modificare in misura sostanziale l’utilizzo del mezzo di trasporto per effettuare tali spostamenti .

Una quota non irrilevante dei rispondenti (12,9%) prevede però un aumento degli spostamenti mentre solo il 4,0% una diminuzione rispetto ai sei mesi precedenti

Tra coloro che hanno dichiarato di variare il mezzo di trasporto per gli spostamenti abituali nei prossimi tre mesi, l’aumento del prezzo dei carburanti costituisce il motivo prevalente .

I risultati presentano limitate differenze a livello territoriale: una maggiore propensione all’aumento degli spostamenti si rileva nel Centro e nel Mezzogiorno rispetto alle regioni settentrionali .

Considerando l’età, la percentuale di coloro che prevedono di aumentare gli spostamenti abituali è più alta nella fascia di età 18-29 anni (23,9%) e si riduce per le classi di età superiori (9,4% tra gli over 65).

 

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