Di Luca Franceschi
1) AGRITURISMI E OPEN SPACE
Presidente Andreis, anche gli agriturismi trentini hanno potuto avvalersi di un’aumentata considerazione e frazione delle proprie potenzialità di strutture all’aperto in relazione alla prevenzione del contagio Covid? Se sì, quali ritorni concreti avete potuto monitorare in termini quantitativi e qualitativi?
Il settore agrituristico ha sofferto enormemente, cosi come tutto il settore dell’accoglienza, questi anni di pandemia.
Possiamo però segnalare che nei momenti in cui è stato possibile riprendere le proprie attività gli agriturismi sono stati in grado di riorganizzarsi più rapidamente rispetto al settore alberghiero classico, probabilmente per due ragioni. Innanzitutto perché spesso il settore agrituristico è caratterizzato da un’accoglienza familiare e da strutture piccole (basti pensare che un agriturismo in media ha 7-8 camere e circa 20 posti letto). In secondo luogo dobbiamo evidenziare che le motivazioni di vacanza che prima del covid spingevano i turisti a scegliere un agriturismo sono state paradossalmente potenziate dal Covid stesso: mi riferisco alla vacanza nella natura, al turismo esperienziale, a quell’accoglienza in grado di offrire al turista una vacanza vera, fatta di spazi ampi, di natura, di filiera agroalimentare controllata e certificata anche dai prodotti della stessa azienda agricola.
2) NORMATIVE
Le attuali disposizioni di Legge (provinciali in primis, ma anche nazionali) quali vantaggi vi portano rispetto ad altri “competitor” diretti dell’offerta turistica? E circa gli svantaggi, quali sono e come intendete -in termini di categoria- cercare di fare proposte di modifiche agli impianti normativi?
Il nostro settore tende a non considerare come veri e propri competitor le altre aziende che offrono accoglienza o ristorazione, semplicemente perché nasciamo con due anime molto diverse.
L’agriturismo per definizione nasce dall’ azienda agricola ed anche per legge provinciale (n. 10 del 2019 e regolamento attuativi del dicembre 2021) deve mantenere un legame molto forte con l’anima agricola dunque per l’associazione che rappresento l’aspetto più importante è mantenere questo rapporto ed evitare che ci siano strutture che si snaturano.
È ormai dimostrato che quando si riesce a mantenere l’originalità delle strutture agrituristiche non vi è competizione ma piuttosto volontà di reciproca collaborazione e rete tra operatori.
E’ evidente che il settore agrituristico, facendo riferimento alla legislazione agricola, ha regole e dinamiche diverse dal settore alberghiero o extra alberghiero, cosi come dal settore della ristorazione.
Il nostro settore è mediamente agevolato dal punto di vista fiscale, ma anche molto più vincolato dai regolamenti.
3) DATI TURISMO
Presidente, il settore trentino degli Agriturismi quali numeri ha registrato negli ultimi anni circa sia gli arrivi e le presenze? E quali sono gli apporti quantitativi dell’utenza locale?
Gli Agritur con pernottamento sono 382 con circa 5475 posti letto.
Nel 2019: 118.000 arrivi, 391.169 presenze
Nel 2020: 76.000 arrivi, 282.758 presenze
Nel 2021: 90.000 arrivi, 325.723 presenze
Percentuale straniera Precovid 48%
Percentuale Straniera 2020/2021 38-40%
L’utenza trentina, benché in aumento negli anni di pandemia, incide poco, circa il 4/5% per la parte accoglienza.
Incide ovviamente molto di più per la somminnistrazione dei pasti, anche se non abbiamo dati aggiornati in tal senso
4) AGRITURISMI E OFFERTA
Il settore dell’agriturismo anche in Trentino ha attivato nuovi servizi e cura del cliente, tra questi ricordiamo -oltre alla tradizionale ristorazione territoriale, anche nuove forme di accoglienza e l’offerta collegata alle “fattorie didattiche”. Ad oggi quali sono gli indici di gradimento che avete riscontrare per queste innovazioni turistiche?
Ne parlavo anche prima: è evidente che gli agriturismi risultano una proposta vincente per la multifunzionalità dell’offerta.
Offrono accoglienza, spesso ristorazione e negli ultimi anni molte strutture hanno assecondato la richiesta di turismo esperienziale, proponendo ai loro ospiti di vivere il territorio in maniera autentica attraverso l’organizzazione di momenti dedicati.
Penso alle escursioni partendo a piedi dall’Agritur, alle esperienze di fattoria didattica, la conoscenza degli animali con i momenti della mungitura o del prendersi cura della fattoria. Oppure ai laboratori per imparare a preparare i prodotti trentini, magari partendo dalla raccolta in campo di erbe ed ortaggi per poi valorizzarne anche la conservazione.
Il calendario di proposte, a corredo di una vacanza in Agritur, è ormai diventato un aspetto molto considerato nella scelta della struttura da parte dei turisti
5) PROGETTI FUTURI
Lei il suo Direttivo ed i suoi associati, quali nuove formule di ristorazione, accoglienza e/o pacchetti culturali state elaborando per le prossime stagioni turistiche di settore?
Io credo che il settore agrituristico debba evidenziare due priorità: tenere alta la qualità e l’originalità delle strutture e lavorare sulla destagionalizzazione.
Tenere alta la qualità significa non scimmiottare formule di accoglienza scopiazzate da altri settori, ma puntare sulle nostre aziende e sulle nostre forze, valorizzando i nostri prodotti sia in tavola che nell’accoglienza a colazione.
Destagionalizzare significa prendere atto che il territorio Trentino (e non solo) deve porsi un limite e che non si può pensare di fare crescere all’infinito i numeri di tre mesi all’anno: occorre immaginare una proposta di turismo che valorizzi il territorio trentino in tutte le stagioni.
///// DATI TECNICI DI SETTORE
L’Agriturismo Trentino in cifre (Fonte: Ispat)
• Circa 527 gli Agriturismi in Trentino
(510 a fine 2019, 498 a fine 2018, 478 a fine 2017, 458 a fine 2016, 445 a fine 2015, 367 a fine 2011, 255 nel 2006, 188 nel 2003)
• La composizione:
235 strutture offrono servizio di ristorazione
(di questi, 100 offrono solo ristorazione senza posti letto)
225 strutture tra 1 e 15 posti letto
143 strutture tra 15 e 30 posti letto
159 strutture non hanno posti letto
142 sono le strutture che offrono servizi di fattoria didattica
198 quelle che offrono degustazione dei prodotti aziendali
• Gli Agritur con pernottamento sono 382 con circa 5475 posti letto.
2019: 118.000 arrivi, 391.169 presenze
2020: 76.000 arrivi, 282.758 presenze
2021: 90.000 arrivi, 325.723 presenze
• Percentuale straniera Precovid 48%
• Percentuale Straniera 2020/2021 38-40%
///// LA SCHEDA
L’Associazione Agriturismo Trentino da oltre quarant’anni raccoglie gli esercizi agrituristici della Provincia di Trento. Siamo una famiglia numerosa (circa 270 nel 2022) e da sempre cerchiamo di essere un punto di riferimento per il mondo degli agriturismi trentini.
In breve, cosa fa l’Associazione per i propri associati?
• Siamo un riferimento politico/culturale e portiamo ai tavoli politici le istanze degli agriturismi, rappresentandoli nei confronti della politica e degli uffici tecnici;
• Forniamo servizi ai soci: convenzioni con molti fornitori, servizi come il SUAP ed altri adempimenti burocratici;
• Organizziamo consulenze e corsi di formazioni, siano essi obbligatori per legge (es. Haccp) che utili per gli esercizi agrituristici (corsi di lingua, di fattoria didattica);
• Promuoviamo gli esercizi agrituristici con azioni di marketing e comunicazione dedicati a tutti i soci;
• Aiutiamo i soci nelle più diverse esigenze: dal risolvere problemi di natura amministrativa, al darvi consigli per forniture e servizi fino a migliorare la vostra capacità commerciale.
///// IL CDA
