Divario di genere
I divari maggiori si riscontrano nelle regioni dove le prestazioni sono, in media, più elevate. In Veneto il divario è del 32%, in Trentino, in Lombardia e Friuli-Venezia Giulia è del 31%. I valori più bassi si registrano in Calabria (18%), Sardegna (20%) e Campania (20%). Il divario sale al 30% se si escludono i trattamenti assistenziali che, tipicamente, hanno differenziali di genere più contenuti.
Se si escludono anche le pensioni al superstite, che hanno importi relativamente bassi e sono liquidate per la stragrande maggioranza alle donne, e dunque si considerano solo i trattamenti ”IV”, il divario si riduce di 2 punti percentuali rispetto ai soli trattamenti “IVS”.
Le regioni del Nord registrano le riduzioni meno significative in media. In particolare, il divario scende di 2 punti percentuali in Trentino-Alto Adige e in Valle d’Ao- sta, mentre aumenta di un punto in Friuli-Venezia Giulia e di due punti in Liguria, e resta invariato in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Il divario scende, invece, in media, di 2 punti nelle regioni del Centro e di 6 punti in quelle del Mezzogiorno.
Particolarmente pronunciati sono i cali registrati in Sicilia (-13 punti percentuali), Sardegna (-8 punti) e Campania (-6 punti).
LINK INPS