Arno Kompatscher è stato appena eletto presidente della Giunta regionale. In nome del tipico pragmatismo sudtirolese, la Volkspartei ha fatto un patto con la Lega Salvini, sia in Provincia a Bolzano sia in Regione.
Nonostante qualche passaggio positivo nella “dichiarazione di governo per la legislatura 2018-2023” di Kompatscher (sulla solidarietà sociale, cancellata invece dalla giunta Fugatti in Trentino; sull’attenzione al cambiamento climatico; sullo spostamento da gomma a ferrovia del traffico merci nel corridoio del Brennero), la giunta KF nasce sotto il segno della Lega di governo, a Roma, a Trento e a Bolzano, e senza alcun impegno chiaro per una Regione evolutiva e luogo di garanzia per le autonomie provinciali.
Per questo abbiamo seguito la proposta (provocatoria, ma neppur tanto) del gruppo dei Verdi della Provincia di Bolzano, di votare un presidente ladino per 5 anni (Vallazza della Svp) per dire no alla staffetta KF Kompatscher-Fugatti (tra due anni e mezzo toccherà al trentino) e sottolineare il valore delle minoranze al di là dei confini provinciali.
Per lo stesso motivo abbiamo votato contro l’allargamento a 6 della giunta (Regione, poltronificio di consolazione per i piccoli satelliti della Lega, Cia e Leonardi premiati col contentino; costi aumentati per le cittadine e per i cittadini) e abbiamo votato Coppola, Ferrari e Rieder come assessore regionali.
Spiace solo che le opposizioni trentine, ancora una volta, siano andate in ordine sparso: astenuti Pd e M5S, addirittura favorevole il Patt.
Anche in Regione, la nostra sarà un’opposizione intransigente, costruttiva ma non ideologica. Per dare un futuro, seppure da ripensare e inventare, alla Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol.
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Paolo Ghezzi,
Capogruppo regionale Futura 2018