D’ACCORDO CON KASWALDER: REGOLE DA CAMBIARE, BASTA OSTRUZIONISMO A DISTANZA. MA POI SI DIMETTA: HA INSULTATO LE MINORANZE
Sono d’accordo con il presidente Kaswalder e con i capigruppo di maggioranza: anche di fronte alla prepotenza di Fugatti, non è giusto né bello che le minoranze presentino valanghe di emendamenti e poi non stiano in aula a difenderli (Futura in ogni caso ne aveva proposto alcuni pacchetti mirati a norme che voleva cambiare).
Via libera dunque a cambiare il regolamento, anche subito: ma solo se servirà anche a limitare lo strapotere della maggioranza nella gestione delle commissioni e nell’agenda dei lavori d’aula. Altrimenti è un imbroglio.
Una volta cambiato il regolamento, però, prima del prossimo bilancio, dunque entro la fine di quest’anno 2020, Kaswalder si dimetta: ero, purtroppo per lui, l’unico consigliere di minoranza presente in aula (in tribuna) venerdì pomeriggio quando il presidente del Consiglio provinciale si è permesso di dire ad alta voce a un giornalista “le minoranze cazzeggiano al bar mentre noi siamo qui a lavorare”. Una scorrettezza istituzionale pesantissima, una dichiarazione inaccettabile fatta per brillare agli occhi della maggioranza che lo sostiene: la centesima dimostrazione “scientifica” che Kaswalder non è un presidente di tutti, non è un garante super partes che rispetta ogni forma legittima di protesta politica.
Cambiamo insieme il regolamento, presidente, scriva il suo nome nella storia dell’autonomia provinciale. E poi lasci la presidenza che non riesce a onorare.
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Paolo Ghezzi
consigliere provinciale del Trentino e regionale/Regionalratsabgeordneter
Trentino-Alto Adige/Südtirol, presidente del gruppo provinciale e regionale
FUTURA 2018