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GHEZZI (FUTURA) – INTERROGAZIONE: « GLI ASSESSORI VANNO A SCUOLA PER PORTARE UN MESSAGGIO, QUALE? »

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11.30 - venerdì 13 settembre 2019

GLI ASSESSORI VANNO A SCUOLA PER PORTARE UN MESSAGGIO: QUALE?

Premesso che:
oltre all’assessore all’istruzione, università e cultura (come è logico e istituzionalmente ineccepibile), alcuni altri assessori ieri, giovedì 12 settembre 2019, si sono presentati in varie scuole del Trentino per presenziare all’inizio dell’anno scolastico;
si sono distribuiti equamente a tappeto sul territorio: l’assessora Zanotelli a Livo e Rumo, l’assessore Bisesti (che si è recato anche alla primaria di Ravina e alle Barelli di Rovereto) e l’assessora Segnana a Trento, rispettivamente al liceo Rosmini e all’istituto Sacro Cuore, il vicepresidente Tonina all’istituto comprensivo Giudicarie Esteriori, l’assessore Gottardi all’istituto Guetti di Tione, l’assessore Failoni a Pinzolo;
il presenzialismo capillare della Giunta può avere una ratio politica (“piccoli elettori crescono, nel frattempo i genitori votano”?), difficile invece identificarne l’intento didattico: quale messaggio hanno voluto trasmettere gli assessori provinciali in una giornata importante come il primo giorno di scuola?
Le letture possono essere molte. La prima: la giunta paga gli insegnanti e dunque gli assessori hanno diritto a partecipare al primo giorno di scuola?
Oppure: la giunta è sempre vicina ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. Non a tutti però: la giunta è vicina solo ai veri trentini, quelli che abitano in provincia da almeno dieci anni. Dagli altri, è un po’ distante;
o ancora: la giunta protegge gli studenti dalla “confusione” che sarebbe scatenata da corsi contro l’omofobia e l’identità di genere, che hanno il malaugurato scopo di diffondere una cultura che cerca di combattere le discriminazioni, quindi è importante la sua presenza fisica nelle scuole trentine;

 

SI INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PER SAPERE:

quali criteri abbiano guidato la distribuzione degli assessori sul territorio trentino per la loro presenza nelle scuole per l’inizio dell’anno scolastico (ad un primo sguardo sembrano infatti fare riferimento ai bacini elettorali di ogni assessore o assessora);
quale messaggio didattico hanno portato gli esponenti della giunta nelle scuole trentine nel primo giorno di scuola;
se il controllo giuntale nelle scuole seguirà un calendario fisso o se è da ritenersi “una tantum”, all’inizio di ogni anno scolastico;
quale impatto pensano che la loro presenza abbia avuto sugli studenti.

PAOLO GHEZZI
consigliere provinciale FUTURA 2018

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