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GHEZZI (FUTURA) – INTERROGAZIONE * CORONAVIRUS: « IL TRENTINO PEGGIO DELLA LOMBARDIA PER IL TASSO DI CONTAGI DA COVID-19, QUALI SONO LE POSSIBILI SPIEGAZIONI?

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12.23 - giovedì 16 aprile 2020

Interrogazione a risposta scritta. Il Trentino peggio della Lombardia per il tasso di contagi da covid-19. Quali sono le possibili spiegazioni? Premesso che:

anche se il numero ufficiale dei decessi per Covid-19 in Trentino è certamente sottostimato (per ammissione pubblica delle stesse autorità sanitarie provinciali, per esempio, non vengono contabilizzati come morti per Covid-19 gli anziani ospiti deceduti senza aver fatto il tampone), secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di sanità, (report Epidemia COVID-19 Aggiornamento nazionale 9 aprile 2020 – ore 16:00 data pubblicazione 10 aprile 2020, pagina 10, tabella 2 e figura 4 qui riprodotte) la Provincia di Trento presenta il peggior dato in Italia dopo la Valle d’Aosta, peggiore dell’epicentro epidemico della Lombardia: il dato trentino dell’incidenza cumulativa per 100mila abitanti è di 614,68 casi, rispetto ai 544,71 della Lombardia, ai 407,85 dell’Emilia-Romagna, ai 351,67 della Provincia di Bolzano, ai 263,77 del Veneto, ai 163,51 del Friuli Venezia Giulia;

anche per quanto riguarda il rapporto tra il numero dei decessi e la popolazione residente, il dato della Provincia di Trento segnala, rispetto ai dati ufficiali di ieri, un’incidenza grave: lo 0,59 per mille, migliore della Lombardia (1,14) ma assai peggiore del Veneto (0,19) e peggiore anche della Provincia di Bolzano (0,42), per citare solo le Regioni confinanti;

il presidente della Provincia ha annunciato l’avvio della fase 2. Anche se l’angoscia, come la curva dell’aumento dei contagi, si è ridimensionata, certo non cancella il lutto e la commozione per tanti, troppi morti (318 a ieri e sappiamo che il numero ufficiale è inferiore alla realtà). Parliamo soprattutto di anziani che sono morti spesso in solitudine, nelle case di riposo, con assistenza necessariamente ridotta per le carenze del personale sociosanitario, contagiato in proporzioni preoccupanti;

passata la fase più acuta dell’emergenza è molto importante dedicare un’analisi attenta a comprendere le ragioni di questa pessima performance, sotto il profilo delle statistiche sanitarie, della Provincia di Trento rispetto alle altre Regioni italiane e alla Provincia autonoma di Bolzano;

la risposta a questo interrogativo è fondamentale per non ripetere gli errori segnalati da più parti in questi due mesi di emergenza: incertezze e oscillazioni nella gestione delle rsa, dei tamponi, delle priorità, delle indicazioni ai medici di famiglia; incertezze e oscillazioni che hanno sconcertato molte cittadine e molti cittadini e molti professionisti del sistema sanitario, a cominciare dal presidente dell’Ordine dei medici di Trento;

 

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SI INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E L’ASSESSORA ALLA SALUTE PER SAPERE

quale spiegazione – o quali diverse ipotesi di spiegazione – danno al pessimo dato dei 614 casi di contagio da Covid-19 ogni 100mila abitanti, indicato nel più recente rapporto dell’Istituto superiore di sanità (10 aprile 2020), un dato che colloca la Provincia di Trento al secondo posto in Italia dopo la Val d’Aosta, segnalando una situazione peggiore di quella della stessa Regione Lombardia, la più colpita nel Paese per numeri assoluti.

 

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Paolo Ghezzi
consigliere provinciale di Futura

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