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GHEZZI (FUTURA) – INTERROGAZIONE * CASSA RURALE LAVIS-MEZZOCORONA-VALLE DI CEMBRA: « L’ASSEMBLEA AL PALAROTARI PUÒ INDURRE UN RIPENSAMENTO SUI MECCANISMI DI ESPRESSIONE DELLA VOLONTÀ DEI SOCI? »

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10.11 - martedì 26 novembre 2019

Premesso che:
la Cooperazione trentina poggia le sue fondamenta sulla Carta dei valori, princìpi che dovrebbero essere alla base di ogni agire dei cooperatori. La democrazia cooperativa è fondamentale per caratterizzare la cooperazione e distingue nettamente il modello cooperativo dalle altre tipologie d’impresa. La reciprocità ha come faro la costruzione di una società più equa e la trasparenza è il valore che rende effettivo gli altri due princìpi. Non c’è reale democrazia se i soci e le socie non sono messi/e nella condizione di avere informazioni chiare e tempestive per poter esercitare a pieno il loro potere decisionale;

appuntamenti importanti come l’assemblea straordinaria dei soci, convocata nella fine settimana scorsa al Palarotari per votare la fusione tra le Casse rurali di Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra e di Trento, dovrebbero essere le occasioni in cui i princìpi cardine della Cooperazione trovano la massima espressione;

pare, invece, a leggere le cronache di stampa sulla nottata della sofferta votazione, che non tutto si sia svolto secondo i princìpi sopra richiamati e che anzi, molti dei soci contrari alla fusione si siano sentiti limitati e discriminati nel loro esercizio di voto, tanto che alcuni di loro starebbero valutando un eventuale esposto che sottoponga al vaglio della magistratura la regolarità della votazione effettuata;

dall’audio della ufficializzazione del risultato della votazione, si evince che i voti favorevoli siano stati calcolati per differenza sul totale dei registrati all’inizio dell’assemblea meno i contrari (che sono stati “schedati”) e gli astenuti e non sul numero effettivo dei presenti, molti dei quali per motivi logistici sarebbero stati costretti a lasciare l’assemblea prima di poter esprimere il proprio voto;

non si mettono in discussione le logiche industriali del credito e la strategia dimensionale che spinge verso le fusioni ma è evidente che questo processo necessita di passaggi chiari e rapporti di fiducia creati negli anni nei diversi territori dove è presente in modo capillare il credito cooperativo che si basa su vicinanza e reciprocità;

SI INTERROGA PERTANTO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E L’ASSESSORE ALLA COOPERAZIONE PER SAPERE:

se siano al corrente di quanto è successo durante l’assemblea straordinaria del 23 novembre 2019 chiamata a votare la fusione tra la Cassa rurale di Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra e quella di Trento;
quale sia la loro opinione circa il metodo di votazione adottato;
se ritengono che la vicenda del Palarotari debba indurre un ripensamento sui meccanismi di espressione della volontà dei soci nel settore della Cooperazione;
quale visione e strategia intenda mettere in campo la Giunta al fine di garantire i princìpi e i valori fondativi della Cooperazione trentina di fronte alle sfide economiche e sociali che stiamo attraversando.

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PAOLO GHEZZI
Gruppo consiliare FUTURA

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