Il testo dell’interrogazione a firma dei consiglieri provinciali di FUTURA, Paolo Ghezzi e Lucia Coppola, i quali chiedono al presidente della Provincia se non ritenga che episodi omofobici – quale quello che ha avuto luogo domenica 29 settembre, a Mezzolombardo – debbano essere combattuti e prevenuti, anche con la diffusione nelle scuole di corsi ad hoc contro l’omofobia.
Gruppo Consiliare Provinciale Futura – Partecipazione e Solidarietà
Trento, 1° ottobre 2019
Egregio signor
Walter Kaswalder
presidente del Consiglio provinciale
SEDE
Interrogazione a risposta scritta n. /XVI
INTOLLERANZA OMOFOBICA A MEZZOLOMBARDO:
COSA SI FA PER LA PREVENZIONE?
Premesso che:
apprendiamo dai giornali di martedì 1° ottobre che domenica 29 settembre una coppia gay a Mezzolombardo è stata inseguita da un furgone vetrato per le vie del centro e successivamente insultata con invettive omofobiche;
il Comitato arcigay del Trentino ha condannato l’accaduto e lo ha definito “sintomatico del disinteresse delle istituzioni locali, che per prime non sembrano interessate al benessere della comunità Lgbt+ e restano in silenzio”;
l’episodio di Mezzolombardo è indegno di una terra accogliente e rispettosa delle diversità quale è il Trentino e al tempo stesso è lo specchio più chiaro del clima sociale e politico attuale, nel quale l’intolleranza è sdoganata con la complicità delle istituzioni;
la Giunta provinciale all’inizio di settembre ha deciso di privare i futuri cittadini degli strumenti culturali necessari a sviluppare gli anticorpi indispensabili contro l’omofobia, togliendo i riferimenti all’omofobia dai percorsi di educazione alla relazione di genere nelle scuole;
questi corsi non erano stati infatti istituiti per “creare confusione nei bambini” (espressione utilizzata dall’assessora Segnana) ma per contribuire alla formazione di un contesto sociale inclusivo, nel quale una persona possa vivere liberamente, senza dover subire pregiudizi o peggio (come nel caso di Mezzolombardo) a causa della sua identità sessuale;
l’episodio mostra come l’ignoranza sia ancora diffusa e violenta ed evidenzia la necessità di intervenire subito, prendendo posizione per condannare quanto accaduto e mettendo in atto – istituzionalmente – azioni concrete di contrasto all’omofobia;
SI INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA
DI TRENTO PER SAPERE:
se ritenga che episodi di questo genere debbano essere combattuti e prevenuti, anche con la diffusione nelle scuole di corsi ad hoc contro l’omofobia;
se non voglia considerare dunque la possibilità di rifinanziare i corsi contro l’omofobia, strumento fondamentale per prevenire l’ignoranza e la violenza – fisica o verbale – che sembrano contraddistinguere il clima politico e sociale attuale.
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PAOLO GHEZZI
consigliere provinciale FUTURA 2018
LUCIA COPPOLA
consigliera provinciale FUTURA 2018