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GHEZZI E COPPOLA (FUTURA) * BILINGUISMO – SANITÀ: « KEIN DEUTSCH? PROPAGANDA IRRESPONSABILE SU UN TEMA SENSIBILE, SI PRONUNCI IL PRESIDENTE PACCHER »

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11.12 - martedì 12 novembre 2019

Kein Deutsch? Propaganda irresponsabile su un tema sensibile. Si pronunci il Presidente Paccher.

Consideriamo un pessimo esempio di propaganda politica con scopo di ostilità etnica il poster necrofilo della Süd-Tiroler Freiheit, partito della destra sudtirolese secessionistica: “Il medico non sapeva il tedesco…” e come conseguenza, nella foto shock del manifesto, c’è un cadavere all’obitorio. Il riferimento è a un episodio in cui il medico (in questo caso, si tratterebbe di una medica a Bressanone) non avrebbe dato le corrette indicazioni terapeutiche in tedesco a un anziano paziente sudtirolese, mettendone a repentaglio la vita.

Si tratta di terrorismo propagandistico, che mette in discussione la professionalità dei medici che lavorano in Alto Adige/Südtirol, come ha messo in evidenza un esposto-denuncia della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, in solidarietà ai medici di Bolzano. Questa, peraltro, è l’ennesima riprova che il tema della lingua resta cruciale per qualsiasi approccio (culturale e politico) serio alla questione altoatesina/sudtirolese.

Il diritto dei cittadini tedescofoni di parlare la loro lingua ed essere compresi nella loro lingua nel servizio pubblico è un caposaldo della nostra autonomia, e va garantito nel miglior modo possibile: ciò è assolutamente fuori discussione.

Ma se è giusta la preoccupazione per il mancato o carente bilinguismo in sanità (per scarsità di medici e altre professioni sanitarie, c’è stata in Alto Adige/Südtirol un’attenuazione – attraverso deroghe – al bilinguismo obbligatorio), è pericolosamente irresponsabile creare nuove spaccature etnico-linguistiche.

Per questo chiediamo ai presidenti di Giunta e Consiglio regionale di pronunciarsi ufficialmente, domani, durante i lavori del Consiglio regionale, su queste modalità di comunicazione politica violenta: che la Regione almeno serva a riaffermare le ragioni di un dialogo aperto e costruttivo tra le diverse componenti etnico-linguistiche e politiche del Trentino – Alto Adige/Südtirol, imprescindibile per una civile e pacifica convivenza.

 

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PAOLO GHEZZI
LUCIA COPPOLA
GRUPPO REGIONALE FUTURA

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