In rappresentanza di migliaia di famiglie trentine che ormai da più di un anno vivono l’angosciosa ed ingiusta situazione di discriminazione a causa della Legge 119 sull’obbligo vaccinale, sottolineamo ancora una volta l’insensibilità e la lontananza dell’amministrazione provinciale trentina per quanto riguarda le problematiche suscitate dalla Legge in questione.
[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2018/07/rompi-il-silenzio.pdf” title=”rompi il silenzio”]
Mentre la vicina Provincia di Bolzano è da sempre molto più cauta e vicina alle famiglie, dichiarando che in Alto Adige non ci saranno né esclusioni, né sanzioni pecuniarie e in quasi tutte le altre Province e comuni italiani le multe non sono ancora state inviate o sono state sospese come in Piemonte, la attuale maggioranza al governo si vuole distinguere e vuole proseguire nella sua linea durissima senza precedenti e senza alcuna comprensione per le famiglie.
A settembre moltissimi bambini non vaccinati non potranno frequentare gli asili nido e le scuole dell’infanzia.
Si sta creando una pericolosissima frattura sociale senza che nessuno di coloro che ogni giorno parlano di inclusione e di accoglienza si senta a disagio davanti ad una situazione del genere.
Senza che nessuno dell’attuale giunta provinciale chieda una pausa di riflessione. Tra i bambini esclusi ci saranno anche coloro, i cui genitori hanno segnalato una sospetta reazione avversa a precedente vaccinazione più o meno grave, e ancora in attesa di valutazione di correlazione, e che per questo non hanno ancora esonero né tantomeno differimento temporaneo.
Noi come associazione non rinunceremo mai al diritto fondamentale al percorso educativo per tutti e alla difesa della libertà di scelta per la tutela della salute.
Il Trentino che vogliamo per i nostri figli non è quello delle discriminazioni. Chiediamo ai cittadini di esprimersi contro le esclusioni e contro ogni discriminazione.
Ringraziamo tutti i genitori che si impegnano in prima persona e quegli ammistratori o personale scolastico che hanno rotto il silenzio.
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Genitori Associazione Vaccinare Informàti