(Fonte: Gruppo consiliare e Partito Democratico del Trentino) – Il Gruppo consiliare e il Partito Democratico del Trentino esprimono la massima soddisfazione per l’avvenuta nomina della prima Garante dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini, docente di diritto penale e penitenziario presso l’Universita di Trento; un profilo di grandissimo spessore, un valore aggiunto per la nostra comunità, votato a larga maggioranza dal Consiglio provinciale.
Questa nomina chiude un percorso lungo – troppo lungo -, durato quasi otto anni e che solo nei mesi scorsi aveva portato all’approvazione in aula del disegno di legge che istituisce le figure del garante dei detenuti e del garante dei minori.
Una battaglia portata avanti dal Partito Democratico del Trentino, e in particolare dal Cons. Mattia Civico, che ci consegna ora un Trentino più democratico, più giusto e più equo.
La recente nomina é il risultato di un lungo e paziente lavoro che ha portato alla ampia e trasversale condivisione circa la necessità di istituire questa figura. Di questa volontà e capacità di dialogo vogliamo dare atto a tutte le forze politiche che, da maggioranza a minoranza, hanno dato il loro concreto contributo.
Riconoscere ai detenuti il pieno accesso ai diritti (di salute, istruzione, lavoro, di espressione del proprio credo religioso, di espressione dell’affettività,… ) non é una gentile concessione, ma é l’unica via per rispettare il dettato costituzionale che vuole la pena finalizzata al recupero della persona ed é quindi lo strumento per recuperare alla legalità ogni persona, per propria dignità, a vantaggio di tutti.
Il carcere dunque deve essere sempre più spazio di diritti che devono essere garantiti a tutti, a maggior ragione a persone il cui corpo e la cui vita sono in custodia allo Stato.
Vale ovunque e deve valere a maggior ragione in un territorio come il nostro, con una Autonomia che trova il suo fondamento nella capacità di includere e di dare a tutti diritti e cittadinanza.
Per questo si è ritenuto necessario istituire a livello locale una figura preposta alla promozione dei diritti dei detenuti, per controllare e garantire uno stato di effettiva umanità e di legalità nella struttura carceraria e per migliorare le condizioni di chi è privato della libertà personale. Ma anche di chi nel carcere lavora ed opera.
La nomina del Garante segna dunque un grande passo avanti del Trentino nella promozione e nella tutela dei diritti umani e nella costruzione di un sistema territoriale a sempre più alta intensità di diritti.
Auguriamo quindi alla Garante un buon lavoro, considerato anche la sfida di essere la prima figura chiamata a svolgere questo ruolo.
Gruppo consiliare e Partito Democratico del Trentino
Foto: archivio Carcere di Trento (Spini di Gardolo)