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FUTURA * SICOR: « APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE DI ROVERETO (TN) LA MOZIONE DI SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI »

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15.55 - mercoledì 24 marzo 2021

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) – Il consiglio comunale di Rovereto nella seduta di martedì 23 marzo ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Gruppo consiliare di Futura Rovereto che esprime 1) piena solidarietà ai lavoratori della SICOR, 2) ferma condanna per il comportamento dell’azienda che considera gravissimo e intollerabile, sia nei confronti dei lavoratori, sia nei confronti delle istituzioni democratiche, 3) preoccupazione per il tentativo di avviare sul nostro territorio un processo involutivo nella cultura delle relazioni sindacali basato sulle prove di forza ed il vantaggio unilaterale piuttosto che sulla responsabilità, la condivisione delle regole e la tensione verso la crescita dell’azienda, la valorizzazione dei lavoratori ed il benessere del territorio su cui l’azienda è inserita.

Si ricorda che alla Sicor è stato ingiunto dal Tribunale di Rovereto di applicare il contratto nazionale dei metalmeccanici e l’integrativo aziendale disdettati unilateralmente.
Cosa che l’azienda non ha ancora fatto.

Nei mesi scorsi il sindaco di Rovereto ha incontro più volte i rappresentanti dei lavoratori e i sindacati, mentre i vertici aziendali non hanno mai risposto all’invito a sedersi al tavolo del Comune

A seguito della mozione l’amministrazione comunale si è presa l’impegno di proseguire nella azione di mediazione per ricondurre la trattativa entro tradizionali rapporti di correttezza e lealtà all’interno di regole del gioco condivise tra le parti.

Futura Rovereto esprime la propria soddisfazione per il fatto che tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale abbiano approvato un documento politico che condanna e respinge quella che si può definire una vigliaccata padronale senza precedenti nel nostro territorio, con l’obiettivo di salvaguardare l’interesse dei lavoratori. Si augura che anche la giunta provinciale intervenga con decisione perché siano pienamente garantiti i diritti al lavoro e del lavoro.

Il testo approvato riprende anche una mozione approvata dal consiglio provinciale di costituire una Scuola permanente di formazione e specializzazione sulle relazioni industriali e la contrattazione per dirigenti d’azienda, rappresentanti sindacali, amministratori locali, professionisti, attraverso il rafforzamento e la valorizzazione di LaReS (Laboratorio Relazioni di Lavoro e Sindacali della Trentino School of Management) con il supporto dell’Università di Trento, coinvolgendo Trentino Sviluppo, Trentino School of Management, Confindustria e Sindacato, con collocazione della stessa a Rovereto presso la Manifattura o altra sede.

 

*

Mozione solidarietà ai lavoratori Sicor:
La disdetta del contratto nazionale di lavoro è “una vigliaccata padronale”.

PREMESSO CHE
• SICOR è un’azienda che appartiene a due aziende basate in Lussemburgo ma riconducibili a proprietà spagnola, con una solida base finanziaria ed una lunga storia di attività in attivo, insediata nel tessuto produttivo del Comune di Rovereto; una importante realtà produttiva del territorio, che occupa oltre 150 lavoratori e che ha usufruito e continua a usufruire dei benefici dell’Autonomia speciale.

• Nel corso dell’anno si è aperta una lunga vertenza sulla intenzione della proprietà di disdettare il contratto integrativo aziendale prima, poi addirittura lo stesso Contratto Nazionale Metalmeccanici, una decisione che riporta le relazioni sindacali indietro di 50 anni, e che può essere definita senza esitazioni una vigliaccata padronale, senza precedenti a Rovereto.

• La vertenza ha visto la mobilitazione di moltissimi lavoratori di numerose aziende del tessuto produttivo provinciale in sostegno alla lotta dei lavoratori SICOR,

• La direzione aziendale SICOR ha rifiutato più volte nel corso dell’estate gli inviti del sindaco di Rovereto ad incontrarsi per trovare una mediazione;

• Ha fatto altresì cadere nel vuoto la richiesta del Consiglio provinciale di Trento, espressa all’unanimità, di ritirare le disdette dal Contratto Nazionale dei Metalmeccanici e dai contratti integrativi.

• Per questo motivo è stata avviata presso il Tribunale di Rovereto una causa per comportamento antisindacale, la cui prima udienza si è tenuta giovedì 17 dicembre u.s., alla conclusione della quale il Giudice titolare, dott. Cuccaro, si è riservato di decidere in merito.

• Il Tribunale, nella persona del Giudice Michele Cuccaro, ha accolto appieno le ragioni della Fiom, con una sentenza emanata il 24 dicembre 2020. Alla Sicor è stato ordinato sia di continuare ad applicare il Contratto Nazionale dei Metalmeccanici Industria, del quale si è riconosciuta la piena efficacia dell’ultrattività, sia anche di ripristinare l’applicazione dei contratti aziendali disdettati unilateralmente dall’azienda lo scorso luglio.
PRESO ATTO CHE:
L’amministratore delegato di SICOR ha convocato i lavoratori uno ad uno e ha comunicato loro, singolarmente, il passaggio del loro contratto individuale di lavoro al Contratto Nazionale Cisal-Anpit, sigle pressoché sconosciute, un contratto che per intenderci prevede minimi sindacali enormemente inferiori al Contratto dei Metalmeccanici sinora applicato alla Sicor.

Le organizzazioni sindacali denunciano un clima aziendale pesantemente deteriorato per l’atteggiamento aziendale nei confronti di chi, disorientato e spaventato, si rifiuta di firmare che “si è sentito dire in toni poco amichevoli che l’azienda gli invierà a casa una raccomandata”.
La disdetta del Contratto implica una solo apparente conservazione del livello salariale. In realtà prevede una ridefinizione delle voci tabellari, che riduce consistentemente lo stipendio base e sposta su voci accessorie o ad personam una parte significativa del percepito.
La rideterminazione delle voci stipendiali rende tanto evidente quanto esplicito l’obiettivo aziendale di aumentare il profitto riducendo il costo del lavoro, il tutto a scapito della sicurezza e dignità dei lavoratori.

CONSIDERATO CHE
Il lavoro e l’occupazione vanno garantiti e salvaguardati nella nostra città e in Vallagarina.
In Trentino le relazioni industriali si basano tradizionalmente su rapporti di correttezza e lealtà all’interno di regole del gioco condivise tra le parti.
La decisione dei vertici SICOR, inaudita ed inaccettabile, va decisamente respinta prima che attecchisca nel tessuto industriale di Rovereto.
Con l’aggravante che alla fine di gennaio la direzione aziendale ha ribadito per iscritto ai dipendenti la scelta di disdettare il contratto nazionale di lavoro e gli accordi integrativi senza aspettare l’esito del processo di appello contro la sentenza con cui il Tribunale di Rovereto ha annullato entrambe le disdette, intimando all’azienda di ripristinare gli accordi in essere
Tutto ciò premesso, preso atto e considerato

IL CONSIGLIO COMUNALE ESPRIME
Piena solidarietà ai lavoratori della SICOR.
Ferma condanna per il comportamento dell’azienda che considera gravissimo e intollerabile, sia nei confronti dei lavoratori, sia nei confronti delle istituzioni democratiche.
Preoccupazione per il tentativo di avviare sul nostro territorio un processo involutivo nella cultura delle relazioni sindacali basato sulle prove di forza ed il vantaggio unilaterale piuttosto che sulla responsabilità, la condivisione delle regole e la tensione verso la crescita dell’azienda, la valorizzazione dei lavoratori ed il benessere del territorio su cui l’azienda è inserita.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
A proseguire nella azione di mediazione con gli obiettivi di salvaguardare l’interesse dei lavoratori e della nostra comunità e di ricondurre la trattativa entro tradizionali rapporti di correttezza e lealtà all’interno di regole del gioco condivise tra le parti.

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Rovereto Futura Partecipazione e Solidarietà

I consiglieri:

Francesconi Elen

a Korichi Omar

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