Il progetto di accoglienza in Provincia autonoma di Trento (11 mln di Euro solo nel 2016) continua. Ben 1.000 profughi, su 1.650, oggi vivono in appartamenti e piccole strutture messe a disposizione sia dal privato sia dal pubblico.
Nel frattempo centinaia di trentini attendono da anni l’assegnazione di un alloggio pubblico mentre altri rimangono esclusi da aiuti economici a causa di criteri e requisiti, come ad esempio l’Icef, che li penalizza; il tutto dopo anni di sacrifici e sudore.
Il business immobiliare che si è creato in Trentino terminerà quando, con il centrodestra al Governo, ci saranno tempi più celeri per l’eventuale ottenimento di status di profugo e richiedente asilo e coloro che non avranno diritto allo status saranno rimpatriati nel loro Paese.
Ciò consentirà non solamente di diminuire il numero di clandestini sul territorio trentino ma anche la criminalità e il degrado che oggi purtroppo è sotto gli occhi di tutti.
Basta tessere gratuite per la circolazione con i mezzi pubblici sul territorio – cosa che garantirà sicurezza al personale operante a bordo di autobus e treni e ai passeggeri – e basta assistenzialismo e accoglienza a tutti i costi.
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Maurizio Fugatti
Segretario Lega Nord Trentino