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FUGATTI – BINELLI – CATTOI – SEGNANA – ZANOTELLI * DECRETO SULLE ARMI DA FUOCO: ” RISCHIO RIPERCUSSIONI SUL MONDO DELLA CACCIA E DELLE IMPRESE DEL SETTORE “

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13.41 - mercoledì 16 maggio 2018

Nei giorni scorsi è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’interno Marco Minniti, un decreto legislativo con le nuove disposizioni in materia di armi da fuoco.

Il documento è in attuazione della legge di delegazione europea 2016-2017 e in esso si legge che «detta disposizioni necessarie all’attuazione e all’adeguamento della normativa nazionale alla nuova direttiva dell’Unione europea relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi da fuoco e delle loro componenti essenziali».

Vengono introdotte disposizioni in merito alle modalità con cui devono essere marcate su tutto il territorio dell’Unione le armi da fuoco e le loro parti essenziali; ridefinisce il sistema informatico di tracciabilità delle armi e delle munizioni, per consentire anche, attraverso l’istituzione di una piattaforma informatica, lo scambio di informazioni tra i Paesi membri; prevede forme di controllo e di monitoraggio più stringenti dei titoli di acquisizione e detenzione delle armi; armonizza la durata delle autorizzazioni in materia di armi; rimodula le categorie delle armi da fuoco, modificando i criteri di acquisizione e detenzione delle stesse.

Inoltre viene ridotta da sei a cinque anni la durata delle licenze di tiro a volo e di caccia di nuova emissione, nonché di quelle rinnovate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto e si modifica la normativa relativa al controllo della sussistenza e permanenza dei requisiti soggettivi sui detentori di armi.

Con tale decreto si complica pesantemente la detenzione di armi in modo legale e in esso  il Governo non si sarebbe solamente limitato al recepimento di quanto dovuto, ma ha anche previsto misure gravemente penalizzanti per l’intero comparto colpendo cacciatori, associazioni sportive e imprese.

A questo punto occorrerà intervenire in sede legislativa per limitare i danni causati da un simile provvedimento provando a organizzare un tavolo con le associazioni dei cacciatori e il mondo delle imprese legate al settore delle armi, al fine di adottare un piano strategico per la difesa e la tutela del settore che negli ultimi anni ha pagato scelte ideologiche che lo hanno messo in pesante difficoltà.

 

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On.Maurizio Fugatti

On. Diego Binelli

On. Vanessa Cattoi

On. Stefania Segnana

On. Giulia Zanotelli

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