Nei giorni scorsi è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’interno Marco Minniti, un decreto legislativo con le nuove disposizioni in materia di armi da fuoco.
Il documento è in attuazione della legge di delegazione europea 2016-2017 e in esso si legge che «detta disposizioni necessarie all’attuazione e all’adeguamento della normativa nazionale alla nuova direttiva dell’Unione europea relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi da fuoco e delle loro componenti essenziali».
Vengono introdotte disposizioni in merito alle modalità con cui devono essere marcate su tutto il territorio dell’Unione le armi da fuoco e le loro parti essenziali; ridefinisce il sistema informatico di tracciabilità delle armi e delle munizioni, per consentire anche, attraverso l’istituzione di una piattaforma informatica, lo scambio di informazioni tra i Paesi membri; prevede forme di controllo e di monitoraggio più stringenti dei titoli di acquisizione e detenzione delle armi; armonizza la durata delle autorizzazioni in materia di armi; rimodula le categorie delle armi da fuoco, modificando i criteri di acquisizione e detenzione delle stesse.
Inoltre viene ridotta da sei a cinque anni la durata delle licenze di tiro a volo e di caccia di nuova emissione, nonché di quelle rinnovate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto e si modifica la normativa relativa al controllo della sussistenza e permanenza dei requisiti soggettivi sui detentori di armi.
Con tale decreto si complica pesantemente la detenzione di armi in modo legale e in esso il Governo non si sarebbe solamente limitato al recepimento di quanto dovuto, ma ha anche previsto misure gravemente penalizzanti per l’intero comparto colpendo cacciatori, associazioni sportive e imprese.
A questo punto occorrerà intervenire in sede legislativa per limitare i danni causati da un simile provvedimento provando a organizzare un tavolo con le associazioni dei cacciatori e il mondo delle imprese legate al settore delle armi, al fine di adottare un piano strategico per la difesa e la tutela del settore che negli ultimi anni ha pagato scelte ideologiche che lo hanno messo in pesante difficoltà.
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On.Maurizio Fugatti
On. Diego Binelli
On. Vanessa Cattoi
On. Stefania Segnana
On. Giulia Zanotelli