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FRIDAYS FOR FUTURE * POST-SCIOPERO GLOBALE: « A FIRENZE PRESENTI 50 MILA PERSONE, DOPO IL PASSAGGIO DELLA MANIFESTAZIONE STRADE E PIAZZE PIÙ PULITE DI PRIMA »

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10.08 - domenica 29 settembre 2019

Post-Sciopero Globale per il Clima. Siamo entusiaste ed entusiasti del corteo che si è tenuto a Firenze venerdì 27 settembre in occasione del Terzo Sciopero Globale per il Clima. Con la presenza di circa 50.000 persone, abbiamo quasi raddoppiato il numero di partecipanti del primo sciopero globale del 15 marzo. Un risultato incredibile, che dimostra come il problema della crisi climatica inizi ad essere sentito da sempre più persone.

Moltissime studentesse e studenti si sono presentati venerdì mattina in piazza Santa Maria Novella, ma il nostro corteo ha incluso partecipanti di ogni generazione: bambini molto piccoli, famiglie, anziani e lavoratori. È stato emozionante e ci teniamo a ringraziare pubblicamente tutti e tutte e rilanciare i nostri scioperi futuri: non possiamo e non dobbiamo fermarci ora, dobbiamo essere sempre di più e farci sentire forte e chiaro.

Ci sono però alcuni punti che ci teniamo a raccontare pubblicamente, data la grande quantità di articoli, commenti (anche accusatori) e fake news che subito dopo il corteo hanno iniziato a girare sulla stampa e sul web.

In primo luogo la pulizia delle strade. Ci teniamo a smentire il fatto che la manifestazione abbia sporcato la città, data l’attenzione dei manifestanti e dato che l’assemblea dei Fridays For Future Firenze aveva costituito appositamente un gruppo che, seguendo il corteo, si è dato da fare per pulire le strade da cosa poteva essere rimasto a terra. Dopo il passaggio della manifestazione le strade e le piazze erano più pulite di prima, avendo intercettato anche molti rifiuti provenienti dal turismo e dai passanti.

Il secondo punto che vorremmo commentare è la presenza del sindaco Nardella che, a differenza di quanto da lui dichiarato, non ha partecipato al corteo ma ha aspettato che la maggioranza dei manifestanti lasciasse piazza della Signoria per scendere e velocemente rilasciare alcune interviste, scattare dei selfie e tornare dentro. Comportamento, questo, completamente incoerente rispetto alle parole da lui pronunciate nei giorni precedenti: “so che i politici devono sfilare meno, farsi meno selfie con “giovani testimonial” e fare cose concrete”. Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto siano poco credibili le sue dichiarazioni. Il sindaco Nardella ha portato avanti per anni politiche tossiche per l’ambiente ma vogliamo dargli un’ultima possibilità.

Ecco cosa ci aspettiamo da lui: che dichiari l’emergenza climatica di fatto (e non simbolica), che blocchi le tre grandi opere che tormentano da anni la città (inceneritore, aeroporto e TAV), che disincentivi il ricorso alla plastica ed alle energie fossili, che inizi a mettere in campo politiche realmente rivolte alla salvaguardia dell’ambiente, cominciando, ad esempio, col bandire i pesticidi chimici usati in agricoltura ed impedire il taglio degli alberi. Vogliamo che tuteli i beni comuni e si adoperi per farli rimanere tali e porre fine alla privatizzazione ed alla vendita della terra.

Come abbiamo più volte ribadito venerdì durante il corteo, esigiamo che il Comune di Firenze e la Regione Toscana presentino pubblicamente un piano con le azioni che intendono portare avanti per contrastare la crisi ecologica e porre fine all’inquinamento e alla distruzione dei nostri territori. Vogliamo vedere per iscritto le loro proposte, con tanto di tempistiche con cui pensano di metterle in pratica.

Se il sindaco e il resto delle istituzioni non ci ascolteranno, continuando a mantenere le solite posizioni vaghe e meramente dichiarative, noi continueremo a riempire le piazze e a contestare le loro politiche. Abbiamo già dimostrato di essere tanti a volere un cambiamento radicale di sistema.

Se ci deluderanno ancora una volta, li considereremo doppiamente responsabili per la distruzione del nostro pianeta e del nostro futuro. Non smetteremo di protestare e di lottare finché non si decideranno ad agire.

A tutta la classe politica, locale e non, rivolgiamo un messaggio chiaro: non pagheremo noi i vostri errori, non pagheremo noi i danni che avete causato e continuate a causare al nostro pianeta. Per anni i governi, le organizzazioni internazionali e le grandi aziende, hanno agito mossi solo da interessi economici, ignorando completamente la natura e le persone. Questo non lo accetteremo più, né ora né mai. La nostra generazione sta aprendo gli occhi, e torneremo a bussare alle vostre porte finché non inizierete ad ascoltarci.

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