(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Eccoli i metodi di correzione fascisti! Al “calci in culo” e al servizio militare obbligatorio che Salvini propone per affrontare il disagio giovanile dopo i fatti di Rovereto, noi contrapponiamo con convinzione gli strumenti dell’educazione e della cultura: formazione, inclusione sociale, servizio civile e sostegno psicologico per le fragilità degli adolescenti. Questi sono i mezzi per contrastare il fenomeno della microcriminalità, garantendo socialità, non la violenza e la militarizzazione della gioventù.
Non è più tempo degli obblighi. Il secolo breve ce lo ha insegnato con due guerre mondiali.
È tempo ora di consapevolezza del valore del bene comune. Lavoriamo per una società più giusta che formi veramente i nostri ragazzi ai valori del rispetto e della condivisione. La politica deve essere un modello di assunzione di responsabilità, capace di guardare al futuro e non al passato.Serve potenziare nei nostri quartieri, nelle nostre città e nei nostri paesi le esperienze capaci di mettere in contatto i ragazzi con le realtà locali, gestire le fragilità, contrastare l’abbandono scolastico.
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Sara Ferrari
Capogruppo Pd in Consiglio provinciale Trento