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LANCIO D'AGENZIA

FEDERCOOP* MARTINA DALLAFIOR E MARTINA RICCA LE VINCITRICI DEI DUE PREMI DI TESI DI LAUREA

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15.00 - venerdì 10 novembre 2017

Conciliazione e parto in anonimato i temi delle due ricerche. Il presidente Mauro Fezzi: “Il movimento cooperativo ha bisogno delle donne e dei giovani per interpretare compiutamente i bisogni di oggi”.

Nadia Martinelli, Donne in Cooperazione: “Dai giovani vengono nuovi input anche per il mondo della cooperazione”.nL’assessora Sara Ferrari: “Non bastano le leggi per rendere effettiva la parità di genere. Anche in Trentino le decisioni che riguardano il nostro futuro sono assunte prevalentemente da uomini”.

La professoressa Franch: “A livello nazionale tra i docenti ordinari solo il 17 per cento è costituito da professoresse, all’ateneo di Trento la situazione è ancora peggiore”.

Sono Martina Dallafior e Martina Ricca le vincitrici dei due premi di tesi di laurea che l’Associazione Donne in Cooperazione, in collaborazione con Confcooperative Bolzano, ha deciso di conferire alle tesi maggiormente meritevoli partecipanti al bando lanciato in occasione del decennale di costituzione dell’Associazione.

Le tesi partecipanti al concorso, come specificato nel bando, dovevano avere per tema “il ruolo delle donne nello sviluppo della cooperazione, dell’economia e società civile”.
La Commissione valutatrice, composta dalla consigliera della Federazione Trentina della Cooperazione Nadia Martinelli, dalla consigliera dell’Associazione Donne in Cooperazione Maria Grazia Pagani, dalla docente universitaria Mariangela Franch, dalla presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità Simonetta Fedrizzi, dalla direttrice generale di Confcooperative Bolzano Letizia Lazzaro, ha valutato la qualità delle tesi in base a quattro criteri: attinenza al tema del bando, completezza della tesi, originalità, impatto.

Martina Dallafior è risultata vincitrice per la tesi triennale, dal titolo “Il parto in anonimato: una scelta per la vita”, mentre Martina Ricca si è aggiudicata il premio per la migliore tesi specialistica, con argomento: “I benefici economici della certificazione Family Audit. Conto Economico della conciliazione: Cassa rurale di Fiemme”. Ciascuna studentessa ha ricevuto un premio di 750 euro.

La consegna delle pergamene e degli assegni è avvenuta presso la Sala Consiglio della Federazione, dove le quattro studentesse partecipanti al bando hanno avuto modi di illustrare i passaggi più significati dei loro lavori di tesi. Le altre due tesi valutate sono di Silvia Leonardi (“Libertà, giustizia e sviluppo: un percorso filosofico da Armatya Sen alla cooperazione Trentina”) e di Francesca Musolino (“Il liceo femminile di Rovereto 1905-25”).

Alla cerimonia sono intervenuti: il presidente della Cooperazione Trentina Mauro Fezzi con la vicepresidente Marina Castaldo, l’assessora provinciale all’università e politiche giovanili Sara Ferrari, la consigliera di parità Eleonora Stenico, la presidente della Commissione pari opportunità Simonetta Fedrizzi, la dirigente generale dell’Agenzia del Lavoro Antonella Chiusole e la direttrice generale di Confcooperative Bolzano Letizia Lazzaro.

“Dai giovani – ha detto aprendo l’incontro la presidente delle Donne in Cooperazione Nadia Martinelli – vengono nuovi input anche per il mondo della cooperazione. E’ stato un arricchimento analizzare il contenuto delle tesi in cui risulta centrale il ruolo delle donne”.

“Il movimento cooperativo – ha affermato il presidente Fezzi – ha bisogno, soprattutto in questa stagione delicata della sua storia, delle donne e dei giovani per interpretare compiutamente i bisogni di oggi. La problematica della parità di genere deve essere costantemente tenuta presente e tradotta in azioni concrete, non possiamo limitarci alle dichiarazioni”.

Discriminazioni e disparità si registrano anche nel mondo accademico, ha sottolineato la professoressa Franch: “All’inizio della carriera, tra i ricercatori, esiste una situazione di equilibrio. La situazione cambia drasticamente con la progressione di carriera: a livello nazionale tra i docenti ordinari solo il 17 per cento è costituito da professoresse, all’ateneo di Trento la situazione è ancora peggiore”.

“La Commissione provinciale Pari Opportunità ha sostenuto questo bando – ha evidenziato la presidente Simonetta Fedrizzi – con un duplice obiettivo: stimolare la riflessione e la ricerca accademica in ambiti non ancora molto indagati e mettere in luce le numerose interconnessioni tra aree tematiche del sapere molto diverse tra loro, superando così una visione tradizionale e limitata alla quale si legano spesso le questioni sulla parità di genere”.

 

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