INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA. Sono noti da tempo, e non solo nella letteratura medica, gli indiscutibili benefici e vantaggi del latte materno per i neonati, sia sotto il profilo fisico, che psicologico, che affettivo.
Bisogna d’altra parte prendere anche atto che tante mamme, loro malgrado, sono costrette a ricorrere all’allattamento artificiale, che va a sostituire in tutto o in parte il latte materno.
Quasi sempre questa decisione viene assunta per una necessità e non per una precisa scelta. Senza voler disquisire in questa sede su vantaggi e svantaggi delle due modalità di allattamento, si ritiene che le mamme che devono ricorrere al latte artificiale debbano comunque essere rassicurate e confortate in questa delicata fase della vita loro e dei loro figli.
Ci ha già pensato il Ministero della Salute a regolamentare severamente la produzione e pubblicizzazione degli alimenti per neonati.
Andare ad allarmare ulteriormente queste mamme non pare essere sensato e ragionevole. Eppure, presso il Consultorio familiare di Rovereto, è esposto un “vademecum” dal titolo “Perché l’alimentazione artificiale è così terribile?”. Una donna interessata al caso, che in quella sede dovrebbe trovare sostegno, di fatto ne uscirà traumatizzata.
“Il latte in polvere va bene per i vitelli, ma non per i bambini. … Perfino le madri che sanno leggere e scrivere possono commettere errori, diluendo il latte in polvere con troppa o poca acqua… I batteri amano il latte artificiale, possono moltiplicarsi molto velocemente e far ammalare il neonato.
Non c’è da stupirsi se l’alimentazione col biberon causa malnutrizione, diarrea, infezioni, disidratazione e morte!”…. Questi solo alcuni passaggi testuali della locandina, che non hanno bisogno di ulteriori commenti.
Ciò premesso si chiede, chi ha affisso tale locandina e chi ne cura o autorizza l’affissione; qualora non sia stata autorizzata, per quale motivo non è stata prontamente rimossa; quale sia la posizione dell’Assessorato competente sulla materia e quali azioni vengono intraprese per sostenere ed incoraggiare le donne che loro malgrado, per necessità, si vedono costrette a ricorrere all’allattamento artificiale dei loro figli.
Consigliere
Massimo Fasanelli