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LANCIO D'AGENZIA

FARETE – TRENTINO * TAGLI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: « CHIEDIAMO A TUTTE LE FORZE POLITICHE DI RIFLETTERE PRIMA DI METTERE MANO A QUESTA NORMA »

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18.39 - sabato 6 luglio 2019

Una visione del mondo aperta e solidale per il Trentino. Le misure proposte dalla Giunta Provinciale che propongono di togliere l’impegno a destinare lo 0,25 % del bilancio provinciale alla Cooperazione Internazionale sono coerenti con una visione del Trentino chiuso a riccio che si basa su un’accezione escludente dell’identità, rivolta alla difesa della propria specificità e ricchezza, con un’idea delle relazioni con il resto del mondo basata solamente sul proprio tornaconto.

E’ invece totalmente incoerente con quella parte della nostra identità che riconosce che questa ricchezza sociale ed economica si è costruita su una comunità che, proprio per affrontare le proprie difficoltà, è stata ed è ancora solidale e aperta al mondo. Lo è stata anche e soprattutto quando i tempi erano duri. In quegli anni sono partiti i quasi 300 missionari che ancora testimoniano questo spirito di solidarietà e di apertura in tutto il mondo, appoggiati e sostenuti da gruppi piccoli e grandi di persone che, quasi in ogni paese del Trentino, credono che non si può star bene da soli, che finché un uomo, una donna o un bambino sulla Terra soffre per l’ingiustizia e per la mancanza di risorse, questa sua sofferenza mi riguarda, non mi lascia indifferente.

Le misure proposte destano grande preoccupazione perché si vuole mutilare una legge di cui andiamo fieri, riconosciuta a livello nazionale come una delle più innovative in materia, che rende evidente questa solidarietà e impegna tutta la società trentina a essere concreta nel metterla in pratica. Anche grazie a questa legge hanno sostanza le speranze di vita migliore di centinaia di migliaia di persone ai quattro angoli del mondo.

Le nostre organizzazioni hanno portato dovunque questa immagine del Trentino solidale, più che raddoppiando le risorse messe a disposizione in termini economici (più del 50% dei fondi raccolti provengono dalla società civile trentina) e aggiungendo l’incommensurabile contributo di idee, tempo, progettualità, passione messe a disposizione volontariamente e gratuitamente da migliaia di trentini che hanno reso un po’ migliore il mondo e soprattutto se stessi e il Trentino. Provate a chiedere a qualcuno dei giovani e meno giovani volontari che tornano da una esperienza in uno dei progetti di cooperazione internazionale: immancabilmente vi diranno “Abbiamo ricevuto molto di più di quello che abbiamo dato”.

E’ questa visione del mondo e del Trentino che ci sta a cuore, lo stanziamento dello 0,25% del bilancio è solo una logica conseguenza della constatazione del valore di questo patrimonio da valorizzare e la decisione di togliere questo impegno implica un misconoscimento, vorrei dire un disprezzo, di queste esperienze, sempre più spesso oggetto di delegittimazione gratuita e generica.

E’ questa visione del mondo e del Trentino che ci si propone di relativizzare con l’eliminazione dell’impegno allo 0,25% con una decisione che ha il sapore del trofeo da esibire, dimenticando che questa cifra rappresenta una quota infinitesimale del bilancio, che proprio per questo non cambierebbe molto per il Trentino, mentre ha cambiato e potrebbe cambiare ancora la vita di migliaia di persone se condiviso e destinato secondo equità e giustizia. Restituendo al Trentino risorse di umanità, di relazione e di coesione sociale in maniera molto più redditizia di qualsiasi altro investimento.

Una nota aggiuntiva merita il metodo. Nessuna consultazione, solo la 5° Commissione ci ha accolto e, dopo averci ascoltati, ha chiesto all’unanimità all’Assessore Spinelli di aprire un dialogo, e ha deciso di recarsi di persona a visitare alcuni di questi progetti. Nessuna apertura al dialogo c’è ancora stata, anche nei giorni scorsi abbiamo chiesto un tavolo di concertazione per gestire insieme il cambiamento legittimamente voluto dall’Amministrazione Provinciale. Ancora nessuna risposta.

A fronte di questa minaccia a questa visione del mondo:

chiediamo a tutte le forze politiche di riflettere molto prima di mettere mano in maniera sommaria a questa norma, penalizzando pesantemente tutto il settore senza entrare nel merito delle possibili evoluzioni ma calando dall’alto una riforma concepita senza una opportuna conoscenza del fenomeno

rinnoviamo l’invito all’Assessore Spinelli e ai suoi funzionari per ragionare insieme sulle modifiche sulle norme per permettere di arrivare in forma partecipata – nel rispetto del ruolo di sussidiarietà che unisce l’Amministrazione e la società civile organizzata – a dei nuovi criteri di erogazione dei fondi

assicuriamo a tutte le organizzazioni impegnate nella cooperazione internazionale tutto il nostro sforzo di partecipazione e di sensibilizzazione pubblica per fare conoscere gli effetti negativi di queste proposte sul tessuto sociale del Trentino

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