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EUROSTAT * SANITÀ: «L’ITALIA HA LA QUOTA PIÙ ALTA DI MEDICI OVER 65 (26,7%), POI UNGHERIA (22,4%) ED ESTONIA (22,3%)»

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12.31 - venerdì 17 gennaio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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*** TRADUZIONE TESTO IN  INGLESE CON GOOGLE TRANSLATE **

 

Forza lavoro medica nell’UE: una professione che invecchia. Nel 2022, si stimava che nell’UE ci fossero 1,83 milioni di medici praticanti e tra questi, oltre 481.000 erano medici generici praticanti. I medici di base (MMG) forniscono assistenza medica completa per un’ampia gamma di problemi di salute, senza essere limitati a un determinato campo medico o a una determinata malattia.

I Paesi Bassi erano in prima linea per quanto riguarda il rapporto di medici di base praticanti, con 183,4 ogni 100.000 persone, seguiti da Irlanda (174,1), Austria (146,1) e Cipro (137,7). Un rapporto elevato di medici di base, con 304,3 ogni 100.000 abitanti, è stato segnalato dal Portogallo, tuttavia, questa cifra si riferisce ai medici autorizzati a esercitare, piuttosto che ai medici di base praticanti, il che non la rende direttamente confrontabile.

Al contrario, il rapporto più basso è stato registrato in Grecia (abilitati a esercitare) con 45,8 ogni 100.000 abitanti, seguita da Bulgaria (59,8), Svezia (62,2, dati del 2021) e Slovenia (68,8), seguita da vicino dall’Ungheria (68,9).

 

 

 

Dove possiamo trovare la forza lavoro medica più giovane e più anziana?

Per quanto riguarda l’età dei medici praticanti, la quota di professionisti più giovani (sotto i 35 anni) e più anziani (55 anni e oltre) variava in modo significativo tra i paesi. Tuttavia, è chiaro che la forza lavoro medica sta invecchiando rapidamente, con 12 paesi dell’UE che segnalano che la quota di medici di età pari o superiore a 55 anni era superiore al 40,0% nel 2022.

La Germania ha avuto la quota più alta di medici di età compresa tra 55 e 64 anni al 36,1%, seguita da Bulgaria (33,9%) e Lettonia (27,4%), mentre l’Italia ha registrato la quota più alta di medici di età pari o superiore a 65 anni al 26,7%. In questa fascia di età, l’Italia è stata seguita da Ungheria (22,4%) ed Estonia (22,3%).

Al contrario, Malta ha avuto la percentuale più alta di medici più giovani al 46,1%, seguita da Romania (34,6%) e Paesi Bassi (29,7%).

 

 

 

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Medical workforce in the EU: an ageing profession.. In 2022, there were an estimated 1.83 million practising physicians in the EU, and among them, over 481 000 were practising generalist doctors. General practitioners (GPs) provide comprehensive medical care for a wide range of health issues, not being limited to a certain medical field or disease.

The Netherlands was at the forefront when it comes to the ratio of practising GPs, with 183.4 per 100 000 people, followed by Ireland (174.1), Austria (146.1) and Cyprus (137.7). A high ratio of GPs, with 304.3 per 100 000 inhabitants, was reported by Portugal, however, this figure refers to physicians licenced to practice, rather than practicing GP’s, making it not directly comparable.

By contrast, the lowest ratio was recorded in Greece (licensed to practice) with 45.8 per 100 000 inhabitants, this was followed by Bulgaria (59.8), Sweden (62.2, 2021 data) and Slovenia (68.8), closely followed by Hungary (68.9).

 

 

Where can we find the youngest and the oldest medical workforces?

When it comes to the age of practicing physicians, the share of younger (under 35 years) and older professionals (55 years and over) varied significantly among countries. However, it is clear that the medical workforce is rapidly aging, with 12 EU countries reporting that the share of physicians aged 55 years and over was greater than 40.0% in 2022.

Germany had the highest share of physicians aged 55–64 years at 36.1%, followed by Bulgaria (33.9%) and Latvia (27.4%), while Italy recorded the highest share of physicians 65 years or over at 26.7%. In this age class, Italy was followed by Hungary (22.4%) and Estonia (22.3%).

By contrast, Malta had the highest proportion of younger physicians at 46.1%, followed by Romania (34.6%) and the Netherlands (29.7%).

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