(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI GIUDICI – ULTERIORE DICHIARAZIONE –
Sulle proposte di modifica alla Costituzione della Repubblica Italiana
1. L’Associazione Europea dei Giudici (EAJ) ha già espresso in precedenti occasioni le sue serie preoccupazioni in merito alle proposte avanzate dal Governo italiano nel disegno di legge costituzionale n. 1917 – “Disposizioni sull’ordinamento giudiziario e sull’istituzione del Tribunale Disciplinare” che apportano modifiche alla Costituzione italiana che incidono negativamente sull’indipendenza della magistratura. In una risoluzione adottata nella riunione di Varsavia del 26 aprile 2024, l’EAJ ha individuato come opinabili (tra le altre) la selezione a sorte dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura, la proposta di scindere l’attuale Consiglio, che comprende sia giudici che pubblici ministeri, in due Consigli separati, e la riduzione delle competenze del Consiglio, inclusa in tale riduzione la privazione della giurisdizione del Consiglio in materia disciplinare.
Dopo essere stata informata, nella riunione di Città del Capo nell’ottobre 2004, che il governo italiano non aveva cercato di modificare le proprie proposte al fine di rispondere alle preoccupazioni espresse in tale risoluzione, l’EAJ ha inviato una lettera al governo, ripetendo e sottolineando le obiezioni a quanto proposto e sollecitando il governo ad astenersi dal procedere ulteriormente.
2. Riunendosi il 9 maggio 2025 a Yerevan, l’EAJ si è detta ulteriormente preoccupata e profondamente delusa nell’apprendere dall’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) che, nonostante queste serie obiezioni, espresse anche dalla magistratura italiana e da eminenti giuristi, e nonostante la massiccia mobilitazione di singoli giudici italiani in uno sciopero nazionale, il governo italiano continua a portare avanti l’iter legislativo senza alcuna riconsiderazione critica degli elementi discutibili contenuti nel disegno di legge.
3. L’ANM sottolinea che nel 1947 l’Italia fu ammirata per aver creato un quadro costituzionale, che rappresentava un equilibrio ben definito dei poteri dello Stato, comprese le necessarie garanzie per una magistratura indipendente. Tale quadro comprende un consiglio comune per giudici e pubblici ministeri con una netta maggioranza di membri eletti dai loro pari, responsabile di tutte le questioni relative alla carriera di giudici e pubblici ministeri, tra cui la delicata e importante questione dello svolgimento dei procedimenti disciplinari. Tutte queste disposizioni miravano a impedire qualsiasi tentativo di rinascita del fascismo, di cui l’Italia aveva tanto sofferto in passato. Molti altri Stati ammiravano il sistema italiano e lo prendevano come esempio e ispirazione; e la magistratura italiana ha più volte dimostrato la sua efficacia nella lotta alla criminalità organizzata (mafia) e alla corruzione (ad esempio, la corruzione). Smantellare elementi importanti di un sistema che protegge lo stato di diritto e il popolo italiano dall’abuso di potere è un passo indietro che suscita una preoccupazione più ampia a livello europeo.
4. Per comodità, le principali obiezioni precedentemente sollevate dall’EAJ possono essere così riassunte:
(a) La frammentazione del Consiglio Superiore della Magistratura unificato in due Consigli separati (uno per i giudici, uno per i pubblici ministeri) può indebolire la magistratura e aprire la strada a un’influenza sulle procedure penali; inoltre, la solida garanzia contro indebite pressioni esterne può essere ridotta e la tutela dell’unità e dell’autonomia della magistratura può essere compromessa.
(b) Le procedure disciplinari, che possono influenzare in modo decisivo la carriera dei giudici, sono una competenza fondamentale dell’organismo responsabile della tutela dell’indipendenza della magistratura e dell’efficacia del sistema giudiziario, e sono in stretta relazione con esso. Ciò deve riflettersi anche nelle modalità di costituzione dell’organismo competente e nella selezione dei membri che lo compongono.
(c) Un meccanismo di selezione casuale (selezione a sorte) per i membri giudiziari degli organi di autogoverno contraddice palesemente gli standard europei, secondo i quali i membri dei consigli giudiziari devono essere eletti dai loro pari.1 1 Raccomandazione CM/Rec(2010)12 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, punto 27, tra gli altri.
5. Va inoltre osservato che nella sua più recente relazione sullo Stato di diritto2 , la Commissione dell’Unione Europea ha espresso preoccupazioni analoghe in merito alla riforma prevista e si terrà presente che la Commissione dispone di strumenti per garantire lo Stato di diritto. Di conseguenza, la Corte Suprema esorta nuovamente il governo italiano a riconsiderare la strada intrapresa e ad abbandonare la proposta di riforma costituzionale nella sua forma attuale, con i suoi elementi dannosi che non contribuiranno all’efficienza della giustizia, ma danneggeranno l’indipendenza della magistratura e la fiducia in essa.
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EUROPEAN ASSOCIATION OF JUDGES – FURTHER STATEMENT on Proposed Amendments to the Constitution of the Republic of Italy 1. The European Association of Judges (EAJ) has already on earlier occasions expressed its serious concerns over proposals which are being advanced by the Italian government in Constitutional Bill No. 1917 – “Provisions on the Judicial System and Establishment of the Disciplinary Court” which proposals make changes to the Italian Constitution which adversely affect the independence of the judiciary. In a resolution adopted at its meeting in Warsaw on 26 April 2024 the EAJ identified as objectionable (among others), the selection of judicial members of the Superior Council for the Judiciary by lot, the proposed splitting of the existing Council embracing both judges and prosecutors into two separate Councils, and reducing the competences of the Council, including in that reduction the deprival of the Council’s jurisdiction in disciplinary matters. Having been informed at its meeting in Cape Town in October 2004 that the Italian government had not sought to change its proposals in order to meet the concerns set out in that resolution, the EAJ addressed a letter to the government repeating and emphasising the objections to what was proposed and urging the government to refrain from proceeding further with them.
2. Meeting on 9 May 2025 in Yerevan, the EAJ was further concerned and greatly disappointed to learn from the Italian National Association of Magistrates (ANM) that despite these serious objections which have also been expressed by the Italian judiciary and by prominent legal scholars, and despite the massive mobilization of individual Italian judges in a national strike, the Italian government continues to proceed with the legislative process without any critical reconsideration of the objectionable features contained in the Bill.
3. The ANM points out that in 1947 Italy was admired for creating a constitutional framework, which was a well- designed balance of the powers of state including the necessary safeguards for an independent judiciary. That framework encompasses a common council for judges and prosecutors with a clear majority of members being judges elected by their peers, responsible with all issues regarding the career of judges and prosecutors among which the sensitive and important issue of conducting disciplinary proceeding. All those provisions aimed to prevent any attempts at a revival of fascism, from which Italy had suffered so much before. Many other states admired the Italian system and took it as example and for inspiration; and the Italian judiciary has several times proved its effectiveness in the fight against organized crime (Mafia) and corruption (e.g. mani polite). Dismantling important elements of a system which protects the rule of law and the Italian people from misuse of power is a retrograde step which is of wider European concern.
4. For convenience, the principal objections previously raised by the EAJ may be summarized thus:
(a) The fragmentation of the unified Superior Council of the Judiciary into two separate Councils (one for judges, one for public prosecutors) may weaken the judiciary and pave the way for influencing criminal procedures; and the strong guarantee against undue external pressures may be reduced and the protection of the judiciary’s unity and autonomy damaged.
(b) Disciplinary procedures, which may decisively influence judges´ careers, are a core competence of, and are well placed with, the body which is responsible for protecting the independence of the judiciary and which is accountable for the effectiveness of the justice system. This must also be reflected in the manner in which the relevant body is constituted and the selection of the persons from whom the body is composed.
(c) A random selection mechanism (selection by lot) for judicial members of the self- governing bodies blatantly contradicts European standards, according to which members of judicial councils must be elected by their peers.1 1 Recommendation CM/Rec(2010)12 of the Committee of Ministers of the Council of Europe, point 27, among others
5. It should also be noted that in its most recent Rule of Law report2 , the Commission of the European Union expressed similar concerns regarding the envisaged reform and it will be borne in mind that the Commission has tools available to uphold the rule of law. Accordingly, the EAJ once again urges the Italian government to reconsider the course it is pursuing and to abandon the proposed constitutional reform in its current form, with its damaging features which will not contribute to the efficiency of justice but harm the independence of the judiciary and the trust in it.
