Sgarbi: si faccia chiarezza su quanto costa ai trentini. Anche +Europa ne chiede le dimissioni.
Sgarbi rappresenta una delle più importanti istituzioni culturali della nostra Provincia: si assuma le responsabilità che gli competono in ragione del suo ruolo di rappresentanza. E l’onorevole ponga fine alla litania secondo cui lavora gratis.
Se è ben vero che gli incarichi di Presidente sono sovente a titolo gratuito, ciò non significa che non rappresentino un costo, anche notevole, per l’istituzione. Penso ai rimborsi spese, ad esempio per viaggi in prima classe, per recarsi presso l’istituzione, le spese di pasti e pernotto, occorre attivare assicurazioni, si dispone di fondi per le spese di rappresentanza (cene, omaggi, ecc.), i costi associati al personale, rigorosamente a libro paga, a disposizione specificamente del Presidente, come segretari, assistenti amministrativi, magari inediti geografi e consulenti vari. In altri contesti si arriva a benefit come autista, auto di servizio, un pied-à-terre in luogo di pernottamenti presso hotel, ecc.
Si faccia quindi chiarezza su quanto costa, anche indirettamente, il Presidente Sgarbi. E poi si decida. Per Alexander Schuster, portavoce regionale di +Europa, “la lettera dei dipendenti del MART dimostra che comunque si è creata una chiara ‘incompatibilità ambientale’ e così un’organizzazione non può lavorare al meglio. Per noi il quadro è già chiaro: si deve pensare ad un nuovo Presidente.”