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ESUBERI SAIT TRENTO: FUGATTI, QUALI TUTELE AI DIPENDENTI E PIANO INDUSTRIALE?

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15.43 - venerdì 6 ottobre 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Interrogazione. Nel novembre 2016 i dipendenti del Sait non potevano udire notizia peggiore da parte del Presidente e del Direttore: un taglio di 130 dipendenti sui 400 impiegati presso la sede centrale in Via Innsbruck all’Interporto.

Una scelta che la dirigenza ha giustificato come necessaria a fronte dei costi della struttura che si ripercuoterebbero negativamente sul prezzo dei prodotti, di un fatturato fermo a 300 mln di Euro da un paio d’anni e della richiesta delle famiglie cooperative più grosse di ridurrei costi per cercare di rispondere alla concorrenza e contrastare la chiusura di punti vendita.

Non sappiamo se ai precedenti punti vi siano da aggiungere ulteriori criticità legate alla gestione del Consorzio e alla mancanza di politiche innovative, ma ciò che parrebbe certo – stante le informazioni in nostro possesso – sarebbe l’atteggiamento poco professionale e umano mostrato dai vertici a seguito del drastico annuncio nei confronti dei lavoratori; per non parlare di decisioni che se vere solleverebbero gravi illeciti aziendali.

Stiamo parlando delle segnalazioni in merito all’utilizzo di società esterne da parte del Sait per coprire il posto di coloro che sono stati lasciati a casa che pare siano anche oggetto di ispezioni da parte dell’ispettorato del lavoro provinciale.

Possiamo capire che se quanto denunciato corrispondesse a verità, la vicenda assumerebbe ancor più contorni imbarazzanti e gravi dei quali il Consorzio dovrà prendersi ogni responsabilità. Si licenzia per ridurre i costi e nel frattempo ci si appoggia a società esterne per coprire la mancanza di personale? Una follia che non può avere scusanti; se non quella di favorire alcuni a discapito di altri.

In attesa di comprendere la vicenda, vorremo però sapere il piano industriale presentato dal Consorzio, le intenzioni dello stesso per il futuro nonché le sorti degli ex dipendenti. E, visto quanto accaduto, sarebbe opportuno verificare nel dettaglio come Sait ha impiegato in questi anni le risorse.

 

 

 

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

 

  1. Ad oggi quanti sono i dipendenti in cassa integrazione straordinaria e quanti i prossimi licenziamenti;
  2. Qual è il piano industriale del Sait, quanti finanziamenti ad oggi ha ottenuto dalla Provincia e a fronte di quali garanzie nel caso;
  3. Se si possa confermare l’utilizzo di società esterne da parte del Sait a copertura dei posti lasciati scoperti dagli ex dipendenti, quale il costo di tale operazione e quale il contratto eventualmente in essere con tali società;
  4. Quali interventi ad oggi sono stati intrapresi dalla Provincia a tutela degli ex dipendenti;
  5. Quante sono oggi le famiglie cooperative presenti sul territorio trentino (dati accostati agli ultimi 4 anni).

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

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Maurizio Fugatti

Lega Nord Trentino

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