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LANCIO D'AGENZIA

ESNA SOA * “SBLOCCA CANTIERI”: MARSON, « ALLE OLIMPIADI MILANO-CORTINA 2026 LE IMPRESE DOVRANNO ARRIVARE QUALIFICATE PER VINCERE QUESTA IMPORTANTE SFIDA »

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12.01 - martedì 2 luglio 2019

Esna Soa, oggi a trento il via del roadshow sullo “Sblocca Cantieri” – il direttore generale Esna Soa Marson: “alle olimpiadi Milano-Cortina 2026 le imprese dovranno arrivare qualificate per vincere questa importante sfida” – prossima tappa martedi’016 luglio a Udine.

Illustrate stamani a Trento, le principali novità legislative negli appalti di lavori a livello nazionale e provinciale.

È partito stamani da Trento il Roadshow organizzato dal ESNA SOA S.p.A. – tra i primi Organismi di Attestazione a livello nazionale – e Ance Trento per illustrare a Imprese e Clienti del territorio le principali novità introdotto dalla Legge 14 giugno 2019 n. 55 che ha convertito, con modificazioni, il Decreto Legge “Sblocca Cantieri” n. 32 del 18 aprile 2019, apportando significative modifiche al Codice dei Contratti pubblici.

Analogamente, con l’intento di semplificare la normativa provinciale in materia di Appalti Pubblici, sono intervenute le Provincie autonome di Trento e di Bolzano, contribuendo all’organizzazione di un convegno di approfondimento, dal taglio operativo e rivolto a tutti gli addetti del settore, che ha offerto un quadro generale delle modifiche apportate alla normativa evidenziando i vantaggi per gli operatori economici e introducendo alcuni spunti di riflessione sulle criticità già emerse.

«Esna Soa – ha commentato in apertura dei lavori il Direttore Generale Pier Paolo Marson – sempre attenta alle modifiche normative che continuamente modellano il quadro competitivo del mercato degli appalti pubblici di lavori, ritiene fondamentale – e parte della propria mission – fornire i necessari aggiornamenti ai propri clienti, che ammontano a oltre 2.800 imprese dislocate su tutto il territorio nazionale.

Nel nostro Roadshow lungo la penisola italiana vogliamo portare all’attenzione degli operatori economici le novità di questo secondo, profondo, correttivo al Codice dei Contratti pubblici evidenziandone punti di forza e criticità che significa, a livello operativo, evidenziare alle imprese opportunità e rischi per la loro attività, così importante per la nostra economia. E questo anche in previsione delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, che rappresentano un’occasione irripetibile per il nostro settore, per il nostro territorio, ma anche per l’intera economia: vogliamo che le imprese arrivino preparate e qualificate all’appuntamento, conoscendo bene le regole del gioco, per vincere questa grande sfida. Partiamo oggi proprio dal Trentino Alto Adige dove oltre alla normativa nazionale è necessario approfondire le specificità di quella provinciale. Prossima tappa in Friuli Venezia Giulia: il 16 luglio a Udine parteciperemo ad un evento in partnership con Ance e Confindustria Udine. A seguire – dopo la pausa estiva – offriremo altre occasioni di formazione, informazione e approfondimento nel Veneto e poi a Milano, Bologna, Roma, Torino e in altre località italiane.»

«Auspichiamo vivamente – ha affermato il Presidente ESNA SOA Ing. Franco Ventrucci – che la normativa proposta dal Legislatore vada in aiuto alle imprese e ai cittadini in un momento particolare nel quale vi è la necessità di sbloccare le opere e far ripartire l’economia in particolare nel settore degli appalti, che è stato fortemente impattato dalla crisi, e dal quale ancora non giungono confortanti segnali di ripresa, mentre dovrebbe essere il volano dell’economia.»

«Prima di tutto – ha commentato il Presidente di Ance Trento Giulio Misconel al termine dei lavori della mattinata – voglio ringraziare chi ci ha coinvolto e permesso di essere partner in questo pregevole ed importante momento di confronto sul decreto legge “Sblocca Cantieri“ dopo gli anni difficili contrassegnati dalla crisi e dal codice degli Appalti che non è stato assolutamente all’altezza della situazione. Anche questa volta, come molte altre in passato, la sensazione è che il governo non abbia avuto il coraggio di mettere in campo una riforma vera, che mettesse fine ai molti problemi insiti nella norma, come l’annosa questione dei subappalti, il principio della lotteria nelle gare, la lentezza burocratica dei procedimenti di aggiudicazione. Molta confusione e poca sostanza, ma soprattutto non mi pare ci sia nessun segnale che vada nella direzione di premiare le imprese vere, quelle che investono, che fanno formazione, che fanno impresa vera per l’appunto. Si è voluto dare un segnale politico, ma il nostro settore ha bisogno di ben altro, di una riforma seria e sostanziale , che auspichiamo arrivi presto perché le imprese italiane, e l’Italia stessa, ne hanno estremo bisogno.

Ciò detto – ha proseguito Misconel – per quanto riguarda il territorio del Trentino Alto Adige, la situazione è lievemente diversa da quella nazionale, poiché abbiamo infatti la fortuna di poter legiferare anche in materia di appalti e possiamo contare su di una nostra legge apposita grazie alla quale si è riusciti, in accordo con la Provincia Autonoma, a snellire e semplificare le procedure rispetto al precedente Codice degli Appalti. Con l’assestamento di bilancio votato proprio il 28 giugno scorso, che ha visto lo stanziamento da parte della precedente Giunta di 1 miliardo e 400 milioni di euro, anche questa Giunta ha dato un segno veramente concreto per far ripartire l’edilizia stanziando cifre importanti: 260 milioni di euro per la costruzione della nuova Variante di Pinzolo, un’opera attesa da anni; altri soldi per la Circonvallazione di Rovereto; e ancora per la Valsugana e per il collegamento da Mori alla nuova galleria verso il Lago di Garda. A livello di lavori pubblici la Provincia di Trento ha fatto tanto e sta cercando di fare ancora di più. Qui da noi – ha proseguito ancora Misconel – non ci sono grandi opere incompiute o bloccate. Forse c’è un po’ di ritardo relativamente alla burocrazia nella assegnazione degli appalti, ma si sta cercando un accordo, sempre in concerto con le categorie interessate, per snellire l’aggiudicazione. È nostra intenzione continuare a monitorare la situazione ed essere propositivi portando idee ed investendo sul territorio.»

Il Convegno di Trento
Il primo appuntamento, organizzato appunto in collaborazione con Ance Trento, svoltosi oggi, martedì 2 luglio, al Centro Congressi Interbrennero ha visto la presenza dei Relatori Avv. ANTONIO TITA e Avv. PIERO COSTANTINI dello Studio Legale Antonio Tita e Associati di Trento; Dott.ssa ROBERTA ZATELLI, Funzionaria Area Appalti Lavori Pubblici di Ance Trento. Modera l’incontro l’Avv. ANDREA GIUMAN, Studio Legale Biagini di Venezia.
«Con il Decreto Legislativo 7 settembre 2017, n. 162 recante norme di attuazione dello Statuto di Autonomia della Regione trentino Alto Adige in materia di contratti pubblici – ha sottolineato l’Avv. Antonio Tita, Studio Legale Antonio Tita e Associati di Trento – le Province di Trento e di Bolzano disciplinano con legge provinciale, nel rispetto della normativa dell’Unione europea e delle norme legislative fondamentali di riforma economico-sociale, ivi comprese quelle che stabiliscono i livelli minimi di regolazione richiesti dal diritto dell’Unione europea in materia di appalti e concessioni, le procedure di aggiudicazione e i contratti pubblici, compresa la fase della loro esecuzione, relativi a lavori, servizi e forniture. Un tanto, ha reso necessario condurre un approfondimento volto a verificare l’impatto delle norme emanate dallo stato con il cosiddetto “sblocca cantieri” ed il loro recepimento nel territorio delle due province.»

Il Decreto “Slocca Cantieri”: obiettivo primario
Il Decreto è stato emanato per la volontà del Legislatore di accelerare la realizzazione delle opere pubbliche che troppo spesso in Italia risultano avere tempi di esecuzione molto lunghi, se non rimangono incompiute a tempo indeterminato.
Ciò nell’intento di agevolare le Imprese e la Pubblica Amministrazione nella velocizzazione delle attività che precedono gli affidamenti a cui segue la cantierizzazione delle opere. Per questo, nel Decreto sono state inserite una serie di norme, tra le quali si segnalano una ridefinizione delle soglie di affidamento, alcune modifiche in tema di subappalto e – in generale – una semplificazione in fase di gara.

«Si è tentato di snellire tutte le procedure per appaltare le opere e velocizzare la parte burocratica che precede l’esecuzione di un lavoro – ha commentato per ESNA SOA Nicola Valentini, Responsabile Commerciale per il Trentino Alto Adige – Sono state ridisegnate le soglie di affidamento allargando la forbice per consentire che la Pubblica Amministrazione possa appaltare in maniera più semplice fino a 150 mila euro contro i 40.000 prima consentiti. E’ stata introdotta una fascia, tra 150 e i 350 mila euro in cui la procedura negoziata possa essere esperita con un numero minore di operatori economici. E’ stato cancellato l’obbligo di utilizzare l’Offerta Economicamente più Vantaggiosa per gli appalti sopra il milione di euro e fino alla soglia comunitaria ripristinando la facoltà per l’Amministrazione Pubblica di optare per il metodo del massimo ribasso con l’esclusione automatica delle offerte anomale. E ancora, si è allargata la possibilità per le imprese di subappaltare concedendo di esternalizzare maggiormente il lavoro per essere più operative. È stata prevista, anche per i settori ordinari, la facoltà di non eseguire obbligatoriamente una serie di controlli in sede di gara ed è stata introdotta una validità generale di 6 mesi dei certificati utilizzati per la verifica dei requisiti di ordine generale così che gli stessi possano essere utilizzati più volte snellendo quel processo burocratico che incastrava le Amministrazioni tra la volontà di appaltare e il momento della effettiva cantierizzazione. In sostanza, lo scopo dello “Sblocca Cantieri” è stato quello di fornire degli strumenti alla Pubblica Amministrazione per accelerare la cantierizzazione delle opere in procinto di essere appaltate.»

Illustrati i vantaggi per le imprese dello “Sblocca Cantieri”:
Snellimento delle procedure; allargamento delle soglie di appalto semplificato; l’estensione della possibilità di subappalto; la sospensione di alcune previsioni che obbligavano le imprese a dichiarare i nomi dei subappaltatori in sede di gara con l’assunzione di responsabilità anche di alcuni difetti che portavano i subappaltatori; l’alleggerimento del processo di aggiudicazione dell’appalto.
Per le imprese clienti della SOA inoltre vi sarà il vantaggio di poter ottenere migliori qualificazioni in alcune categorie valorizzando i requisiti e le esperienze storiche acquisite.

Ai fini della qualificazione – ovvero della idoneità dell’impresa di dimostrare i propri requisiti di affidabilità e capacità di esecuzione dei lavori – è stato modificato il codice ed esteso il periodo temporale per la dimostrazione dei requisiti da parte delle imprese passando da 10 a ben 15 anni, così da poter recuperare la capacità esecutiva dimostrata negli anni che precedono l’inizio della crisi dell’edilizia italiana. Il periodo tra il 2000 e il 2010 infatti è stato quello nel quale le imprese hanno potuto maturare maggiori requisiti in virtù appunto della più intensa attività produttiva, che solo a fine decennio è stata travolta dalla crisi economica e di settore. Oggi quindi le imprese hanno la possibilità di qualificarsi in maniera migliore, anche se dimostrare requisiti vecchi di 15 anni, applicando le regole previste oggi, non è sempre agevole a livello documentale.

Il ruolo delle SOA risulta rafforzato dalle modifiche normative: il Legislatore ha confermato la propria fiducia nel Sistema di Qualificazione assegnando agli Organismi di Attestazione funzioni di natura pubblicistica, ma al contempo accrescendone la responsabilità dei funzionari il cui operato viene sottoposto alla giurisdizione della Corte dei Conti. La normativa difatti impone che l’attività di attestazione sia esercitata nel rispetto del principio di indipendenza di giudizio, garantendo l’assenza di qualunque interesse commerciale o finanziario che possa determinare comportamenti non imparziali o discriminatori.

 

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ESNA SOA S.p.a.
ESNA SOA S.p.a. è nata nel febbraio 2018 dalla fusione tra le due principali SOA del Nord-Est: SOA NORD ALPI S.p.a. con sede a Padova, ed EURO-SOA S.p.a. con sede a Venezia. Le due storiche Società – entrambe operanti dal 2000, anno di creazione del Sistema di Qualificazione degli esecutori di Lavori Pubblici – sono state tra i principali protagonisti del Settore, anche in termini di fatturato e numero di Clienti qualificati. ESNA SOA S.p.a. si pone ai vertici del mercato nazionale di riferimento con oltre 2.800 operatori economici qualificati.

Nel Triveneto, le Imprese in possesso di attestato SOA valido, e quindi in grado di eseguire un’opera pubblica, sono 4.180: di queste, il 46% sono Clienti di ESNA Soa che ha una quota di mercato del 52% in Veneto, del 32% in Trentino-Alto Adige e del 68% in Friuli-Venezia Giulia.
Nel contesto economico e normativo particolarmente delicato degli appalti pubblici di lavori oggi operano 17 Organismi di Attestazione, rispetto ai più di 60 inziali e, negli ultimi anni, anche il numero di imprese qualificate – per effetto della congiuntura macroeconomica che sta tutt’oggi interessando il settore dell’edilizia – si è ridotto da oltre 40.000 alle 28.000 circa.

 

 

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