Con l’arrivo del maltempo e del freddo tornano le difficoltà per chi non ha una casa. Ancor più grave è la situazione per chi, seppur in gravi difficoltà, non vuole – giustamente! – staccarsi dai propri animali.
Per questo l’ENPA del Trentino ancora una volta si rivolge alle istituzioni, per tutelare i diritti di cittadini e animali.
In allegato la copia della nostra richiesta alle Istituzioni.
dr. Ivana Sandri
Presidente ENPA del Trentino
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All’Assessorato provinciale alla Salute
Al Servizio politiche sociali della PAT
Al Comune di Trento
All’Area servizi alla persona del Comune di Trento
Alle Attività sociali del Comune di Trento
L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) opera in tutti gli ambiti in cui siano coinvolti a qualunque titolo gli animali. Questa vocazione deriva da sensibilità sia verso gli etero-specifici che verso i propri simili, perciò il nostro Ente è attivo affinché le Istituzioni pubbliche rispettino i diritti delle persone che condividono la propria vita con gli animali.
Con l’arrivo del maltempo e del freddo diventa ancora più difficile la vita per chi, per scelta oppure per costrizione, non ha una casa e vive ai margini della società. Per questo, per evitare patimenti e pericoli per la salute, a causa delle condizioni climatiche estreme, e ricordando gli episodi in cui cittadini in difficoltà hanno rifiutato un ricovero, pur di non doversi staccare dai propri compagni di vita a 4 zampe, come fa ormai da tempo ENPA del Trentino si rivolge al Comune di Trento e al Servizio politiche sociali della Provincia, per chiedere che dei posti letto siano destinati all’accoglienza di persone accompagnate dai propri animali.
Non si tratta “solo” di una scelta di civiltà, per non discriminare e non esporre a rischi proprio quelle persone che mostrano maggiore sensibilità verso altre creature, rifiutando di abbandonare i propri amici animali, seppure a rischio del proprio benessere e talvolta anche della vita stessa. Infatti, poiché l’abbandono di animali domestici è un reato previsto e punito dal codice penale, è evidente che le istituzioni, qualora vietassero l’accesso ai rifugi per senza tetto a chi sia accompagnato da animali, dovrebbero farsi carico di questi ultimi, affrontando quindi sia le difficoltà nel reperire il luogo in cui ricoverarli (mentre sono presenti in Trentino dei canili, non esistono similari strutture pubbliche per ospitare gatti ed altri animali d’affezione), nonché le ulteriori spese per cure e sostentamento. Un problema sia etico che economico che viene superato proprio attraverso l’evoluzione culturale che l’ENPA si auspica.
Pertanto l’ENPA del Trentino sollecita il Servizio politiche sociali della Provincia e il Comune di Trento ad attivarsi, affinché i cittadini che versano in condizioni di disagio, in caso di necessità trovino adeguata accoglienza assieme ai propri animali. E chiede di conoscere quanti posti siano previsti, per rispondere adeguatamente a questi bisogni, e dove siano dislocati.