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ENPA – TRENTINO * BOTTI CAPODANNO, LETTERA AI SINDACI: « BISOGNA ARRIVARE A CAPODANNO PREPARATI CON ORDINANZE RESTRITTIVE, PER TUTELARE I CITTADINI E GLI ANIMALI »

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12.07 - lunedì 9 dicembre 2019

Botti di Capodanno, lettera aperta ai sindaci: Arrivare a Capodanno preparati con ordinanze restrittive, per tutelare i cittadini, gli animali e l’ambiente.

Dopo la positiva decisione del Consiglio comunale di Rovereto, di mettere fine a fuochi d’artificio, botti, razzi e simili, l’Ente Nazionale Protezione Animali invita i sindaci di tutto il Trentino ad arrivare preparati all’appuntamento del Capodanno, emanando per tempo ordinanze restrittive contro l’uso di materiali esplodenti. Ogni anno i fuochi d’artificio e i botti esplosivi causano vittime tra gli umani, ma ancor di più tra gli animali.

Se per le vittime umane esistono statistiche certe da fonti ospedaliere, per quelle animali non esistono numeri, ma si possono stimare in decine di migliaia gli animali domestici che muoiono e che scappano, i selvatici che si feriscono, gli uccelli che, disorientati e impauriti, si schiantano e muoiono contro muri o tralicci dell’alta tensione. Una pratica anacronistica, quella dei botti di Capodanno, che negli ultimi anni ha visto per fortuna una sensibilità crescente da parte dei sindaci, che sempre più numerosi hanno emanato ordinanze di divieto. L’ENPA invita i sindaci trentini a predisporre per tempo ordinanze di divieto.

Occorre fare in fretta e bene: in passato alcuni sindaci sensibili ma tardivi (anche di grandi città) hanno emanato all’ultimo momento ordinanze scritte male, che hanno avuto come conseguenza il ricorso dei produttori di fuochi d’artificio. Agire tempestivamente significa anche avere il tempo di pubblicizzare adeguatamente il divieto presso i cittadini. Contemporaneamente occorre vigilare sui canali di vendita e essere implacabili laddove dovessero essere scoperti produttori e venditori di botti illegali. Ribadiamo che emanare ordinanze con le quali si vieta l’uso dei botti a Capodanno significa tutelare persone, animali, ambiente.

Per questo Enpa invita tutti a rinunciare ai botti di Capodanno: ci sono molti modi di festeggiare l’inizio del nuovo anno, bisogna scegliere quelli sicuri, rispettosi della vita, sia delle persone che degli animali, e rispettosi dell’ambiente.

 

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Inviamo anche alcuni consigli, per far superare ai cani di casa una situazione che può rivelarsi fonte di terrore.

È essenziale evitare di lasciare i cani in giardino, perché spaventati potrebbero fuggire e smarrirsi, oppure essere investiti dalle auto; ancor peggio sarebbe lasciarli su un balcone, perché la paura potrebbe spingerli a gettarsi nel vuoto, sfracellandosi al suolo; mentre la situazione forse peggiore rimane quella di tenerlo legato con una corda o catena, perché potrebbe strangolarsi, nel tentativo di liberarsi dal collare e fuggire. Sia nella mattinata che nel pomeriggio dell’ultimo dell’anno, portare il cane a fare lunghe e piacevoli passeggiate, in luoghi per lui stimolanti, così la sera sarà relativamente stanco e meno attento a quello che succede fuori casa.

Allestire in casa una zona sicura: scegliendo la stanza più riparata dai rumori provenienti dall’esterno; predisporre una “tana” confortevole e morbida in cui possa rifugiarsi, realizzata con cuscini e coperte, che aiuteranno ad attutire i rumori (potrebbe essere una tavola, sotto cui porre il suo lettino o dei cuscini, con delle coperte che la ricoprono fino a terra, oppure – qualora per lui fosse un luogo piacevole – il kennel in cui è abituato a dormire); abbassare le tapparelle o chiudere le imposte; utilizzare la musica o l’audio della TV, per creare un sottofondo che mitighi l’effetto dei petardi; stare assieme al cane, rassicurandolo con una carezza e parlandogli con voce tranquilla; se il cane è disposto ad interagire con noi, coinvolgerlo in attività di gioco (scegliendo fra quelle che solitamente gli piacciono di più, ricordando che sono sempre valide quelle di ricerca o di masticazione); evitare di chiamarlo ad assistere ai botti, esponendolo così ai forti rumori delle deflagrazioni e ai bagliori forti e improvvisi, credendo di fargli capire che non gli succede nulla; portarlo a passeggio solo dopo almeno un’ora che non si sentono più rumori, per essere sicuri che non vi siano scoppi mentre si è in strada.

Nelle ore precedenti al Capodanno e per alcuni giorni seguenti, non lasciare mai i cani liberi senza guinzaglio, perché qualche buontempone potrebbe essere in agguato, facendoli spaventare e fuggire, rischiando di smarrirsi o di rimanere feriti o uccisi dalle automobili. Ricordando anche che saremmo comunque responsabili dei danni causati alle automobili e alle persone negli incidenti causati dal nostro cane in fuga.

 

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Ivana Sandri
ENPA del Trentino

 

 

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Foto: archivio Opinione

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