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ENPA – ROMA * ORSO M49: ROCCHI, « APPREZZIAMO MINISTRO COSTA LE SUE PRESE DI POSIZIONE, MA BISOGNA FARE PRESTO »

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15.15 - mercoledì 6 maggio 2020

Orso M49, l’Enpa scrive al ministro Costa: “Apprezziamo per le sue prese di posizione ma bisogna fare presto”.

“Bene la sua posizione finora ma adesso è fondamentale fare presto e concludere tempestivamente la ricerca di un parco europeo che garantisca a M49 una dimensione di libertà”. La Presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi scrive al ministro dell’Ambiente Sergio Costa per esprimere preoccupazione per il futuro di M49, detenuto presso la struttura del Casteller, e per tutti gli orsi presenti in Trentino e chiedere un intervento nazionale sulla tutela della fauna selvatica.

“Abbiamo molto apprezzato nel tempo – scrive Carla Rocchi in un passaggio della lettera – le sue prese di posizione riguardo la sorte di questo animale ma le chiediamo di fare presto e concludere tempestivamente e con successo la ricerca di un parco europeo che garantisca a M49 una dimensione di libertà”. L’Enpa sottolinea come la cattura e la reclusione di M49 Papillon abbia una valenza nazionale e non solo. “La tutela degli orsi ” è regolata da norme internazionali e dal diritto interno. Il legislatore, nel costruire la legge quadro n.157/1992 sulla protezione della fauna selvatica, ha affermato il principio fondamentale ed ineludibile che essa è “patrimonio indisponibile dello Stato”: Ed è proprio allo Stato, secondo le ripetute sentenze della Corte Costituzionale, che spetta dettare le misure minime ed uniformi di tutela, a cui nessun ente territoriale può sottrarsi. Tanto più che gli orsi sono una specie particolarmente protetta.

A preoccupare la Protezione Animali è anche “la visione proposta in questi giorni di un giovane orso non più ribelle, ma mite e “coccolato” nella detenzione”, quasi a voler giustificare il futuro destino degli orsi, descrivendoli come animali che vivrebbero bene anche da reclusi. L’Enpa dunque chiede al ministro Costa di intervenire per fermare la serie di ipotesi avanzate da amministratori locali che dell’orso vorrebbero fare, a fini di lucro, un’attrazione turistica, condannando così M49 e i futuri orsi ad una ingiustificabile prigionia dopo una ingiustificabile cattura. Proposte che alcuni comuni hanno già avanzato, magari con il pretesto del recupero ambientale finalizzato a ricevere fondi, per poi creare aree equiparabili a zoo-safari e sfruttati a fini turistici. “Uno scenario pericoloso e contrario – continua Rocchi – ai principi enunciati dalla legge 157 del 1992, che garantisce agli animali selvatici il diritto ad una vita in libertà.”

“La puntuale applicazione di una vera politica di prevenzione del danno – afferma la Presidente Rocchi – è la strada da seguire”. Purtroppo, nonostante tali misure siano adeguatamente finanziate, trovano solo minima diffusione e non esistono, a quanto ci risulta, verifiche periodiche e puntuali sulla loro applicazione, se non nella fase dell’accertamento del danno. “La convivenza con gli orsi – conclude Rocchi – è dunque possibile. M49 Papillon, la cui recente cattura ha avuto profonda risonanza nell’opinione pubblica, è forse il più importante simbolo della biodiversità nel nostro Paese. La biodiversità che rappresenta il mondo che abbiamo spesso smesso di considerare ma che è il nostro unico, possibile futuro”. La presidente Rocchi ha quindi chiesto al Ministro di promuovere una campagna rivolta a tutti i cittadini italiani per la conoscenza della fauna e della natura.

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