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LANCIO D'AGENZIA

ENI * RISULTATI SEMESTRE 2023: « UTILE OPERATIVO ADJUSTED DEL SECONDO TRIMESTRE A 3,4 MLD DI EURO (4,2 MLD CON JV/COLLEGATE) »

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07.47 - venerdì 28 luglio 2023

 

 

Il Consiglio di Amministrazione di Eni, riunitosi sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha approvato i risultati consolidati del secondo trimestre e del primo semestre 2023 (non oggetto di audit). Esaminando i risultati, Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato:
“Nel secondo trimestre 2023 Eni ha ottenuto eccellenti risultati operativi e finanziari in un contesto di mercato meno favorevole. Sottolineiamo questa resilienza dopo che Eni, nel precedente e ben più positivo scenario, era stata in grado di coglierne al meglio le opportunità. Oltre ad aver raggiunto traguardi finanziari positivi, Eni ha realizzato importanti progressi nella attuazione della propria strategia in tutti i settori di attività. L’utile operativo adjusted del secondo trimestre, pari a €3,4 mld e che sale a €4,2 mld includendo il contributo delle JV/collegate, è stato trainato dai solidi risultati di una E&P in crescita e da un’altra eccellente performance di GGP. Mentre lo scenario di mercato ha condizionato la raffinazione e la chimica, Sustainable Mobility e Plenitude continuano a registrare crescita di utili e di capacità in linea con il piano e nonostante le volatili condizioni esterne. Il flusso di cassa adjusted è stato rilevante, pari a €4,2 mld, ben superiore alle esigenze di finanziamento degli investimenti di €2,6 mld. Nel primo semestre 2023, anche scontando il fabbisogno del capitale circolante, abbiamo ottenuto circa €3 mld di flusso di cassa discrezionale, in grado di coprire quasi per intero l’esborso per il dividendo 2023. Le iniziative di trasformazione strategica che stiamo implementando stanno portando benefici ai nostri risultati, e il 2023 ha registrato ulteriori significativi avanzamenti. Oltre a espandere la nostra capacità di bioraffinazione con la JV di Chalmette negli Stati Uniti e all’acquisizione di Novamont nella chimica verde, a giugno abbiamo annunciato l’acquisizione di Neptune Energy. Il portafoglio di Neptune, focalizzato sul gas, complementare a livello geografico/operativo a quello Eni e a ridotto profilo di emissioni operative, rappresenta una eccezionale combinazione rispetto ai nostri obiettivi di medio/lungo termine, e comporterà significativi benefici operativi e finanziari. Ciascuna delle nostre iniziative strategiche contribuirà al conseguimento di quella forte progressione verso i risultati di cui ci siamo dati obiettivo nel piano. Considerando l’andamento del primo semestre e il chiaro progresso dei nostri settori di attività, che porta a un miglioramento nella previsione dei risultati ad anno intero, si confermano i solidi fondamentali sulla cui base corrispondere a settembre la prima rata trimestrale del dividendo annuo di €0,94 per azione, aumentato rispetto all’esercizio precedente, nonché proseguire il programma di riacquisto di azioni da €2,2 mld avviato a maggio.”

 

  • Le attività di portafoglio di circa €1,2 mld hanno riguardato il pagamento della prima tranche del prezzo dell’acquisizione della bio-raffineria St. Bernard di Chalmette, asset a gas in Algeria e asset del business delle rinnovabili. Nel primo semestre il pagamento dei dividendi è stato di €1,5 mld e l’acquisto di azioni proprie di €0,4 mld.
  • Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato la distribuzione della prima delle quattro tranche (per un totale di €0,94 di dividendo annuo) del dividendo per l’esercizio 2023 di €0,24 per azione in circolazione alla data di stacco cedola del 18 settembre 2023, con data di pagamento 20 settembre 2023, come deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023.
  • L’indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 30 giugno 2023 è pari a €8,2 mld; il leverage è pari a 0,15 (0,13 al 31 dicembre 2022).
  • A seguito dell’autorizzazione dell’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023, relativa ad un nuovo programma di acquisto di azioni proprie per un esborso di €2,2 mld fino a un massimo di €3,5 mld nell’anno, è stato avviato a fine maggio il programma di buyback 2023. Alla data del 21 luglio 2023 sono state acquistate 45 mln di azioni per un esborso di €588 mln.Principali sviluppi di businessAcquisizione di Neptune Energy

• Eni e la sua collegata Vår Energi ASA hanno firmato un accordo per l’acquisizione di Neptune, società indipendente leader nell’esplorazione e produzione di gas a livello globale, con attività focalizzate sul gas a contenute emissioni, nonchè diversi progetti nella cattura della CO2. Eni acquisirà un portafoglio di attività che presenta una forte complementarità a livello operativo e strategico con il proprio, rafforzando la presenza in aree geografiche chiave, come Regno Unito, Algeria, Indonesia e Australia. Vår consoliderà la sua posizione in Norvegia. L’operazione, del valore di $4,9 mld, di cui $2,6 mld acquisiti da Eni e $2,3 mld da Vår, incrementerà il plateau di produzione di Eni di oltre 100 mila boe/g, includendo la quota Eni in Vår, con volumi a costo competitivo e a contenute emissioni che sosterranno la strategia del Gruppo con l’obiettivo di incrementare la quota di produzione di gas naturale e di accelerare la transizione, migliorando al contempo la sicurezza delle forniture energetiche all’Europa. Il closing dell’operazione, i cui effetti economici sono retroattivi al 1° gennaio 2023, è previsto all’inizio del 2024, subordinatamente alla finalizzazione delle procedure antitrust e ad altre condizioni sospensive, e sarà immediatamente accrescitiva degli utili e del flusso di cassa di Eni, grazie anche alle sinergie previste di almeno $0,5 mld.

Exploration & Production

  • Nel primo semestre 2023, il portafoglio riserve è stato incrementato di circa 360 mln di boe di nuove risorse, grazie soprattutto alle scoperte nell’offshore di Egitto, Congo e Messico.
  • In aprile, la FPSO Firenze è salpata da Dubai per raggiungere il giacimento di Baleine in Costa d’Avorio. La FPSO, che al momento dell’ormeggio sarà ribattezzata Baleine, è stata ristrutturata e potenziata per aumentare la sua capacità di lavorazione fino a 15.000 bl/g di olio e circa 25 mmcf/g di gas associato.
  • A giugno, Eni ha firmato con Perenco l’accordo per la vendita della partecipazione in diversi permessi in Congo. Il corrispettivo della transazione è di circa $300 mln. Il closing è soggetto all’autorizzazione delle autorità locali e regolatorie competenti.
  • A luglio, Eni ha acquisito gli asset in produzione e sviluppo di Chevron nell’offshore dell’Indonesia. L’operazione consentirà a Eni di accelerare lo sviluppo dei progetti in corso nell’area e l’integrazione con gli asset di Neptune Energy. Questa acquisizione è in linea con la strategia di transizione energetica di Eni, per aumentare la quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030. La chiusura della transazione è soggetta alle approvazioni governative e regolatorie.Global Gas & LNG Portfolio

• In aprile Eni e SPP, il principale fornitore di energia della Slovacchia, hanno firmato un accordo di cooperazione commerciale nel settore del gas e del GNL relativo a possibili iniziative nel trading e nella gestione delle capacità di rigassificazione e trasporto per garantire e rafforzare la fornitura di gas naturale alla Repubblica Slovacca.

 

  • In aprile Eni ha inaugurato il progetto Congo LNG, il primo progetto di liquefazione del gas naturale del Paese e una delle principali iniziative di Eni per la diversificazione delle forniture. Lo start-up del progetto è atteso prima della fine dell’anno ed è previsto raggiungere una capacità produttiva complessiva di GNL di 3 mln di tonnellate all’anno (circa 4,5 mld di metri cubi all’anno) a partire dal 2025.
  • A maggio Eni ha consegnato il primo carico di GNL proveniente dall’impianto di liquefazione egiziano di Damietta nel nuovo terminale di rigassificazione di Snam a Piombino, Toscana. A luglio è avvenuta la consegna del primo carico proveniente dall’impianto di Betihoua in Algeria.Sustainable Mobility, Refining e Chimica
    • A giugno, Eni Sustainable Mobility Spa e PBF Energy Inc. (PBF) hanno finalizzato la joint venture paritetica in St. Bernard Renewables LLC (SBR), una bioraffineria operativa co-locata con la Raffineria di Chalmette di PBF in Louisiana (USA). La bioraffineria è entrata in esercizio con una capacità di lavorazione di circa 1,1 mln di tonnellate/anno di materie prime, con capacità di pretrattamento complete. Produrrà principalmente HVO Diesel utilizzando il processo EcofiningTM sviluppato da Eni in collaborazione con Honeywell UOP.
    • In aprile, Versalis, che attualmente possiede una partecipazione del 36% in Novamont, ha perfezionato un accordo per l’acquisto del rimanente 64% nelle mani dell’altro azionista Mater-Bi. Il closing dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni sospensive.
    • A maggio, Kenya Airways ha effettuato il suo primo volo con il SAF (Sustainable Aviation Fuel) di Eni Sustainable Mobility. Il carburante convenzionale JetA1 è miscelato con Eni Biojet prodotto dalla raffineria di Livorno attraverso la distillazione delle bio-componenti prodotte nella bioraffineria di Gela.Plenitude & Power
    • A maggio la Commissione Europea e Cassa Depositi e Prestiti hanno assegnato a Be Charge oltre €100 mln per la realizzazione, entro il 2025, di una rete di oltre 2.000 punti di ricarica “ultraveloci”, con una potenza minima di 150 kW, lungo le principali direttrici di trasporto europee di otto paesi.
    • A giugno Plenitude, attraverso la sua controllata Be Charge, ha definito un accordo con Ikea per l’installazione di 250 stazioni di ricarica di ultima generazione all’interno delle aree di parcheggio dei negozi e dei centri commerciali Ikea in tutto il territorio nazionale.
    • A giugno è entrato in funzione il primo impianto di batterie di dimensioni utility-scale di Plenitude, realizzato ad Assemini (Cagliari). L’impianto, con una capacità installata di 15 MW e una capacità di accumulo di energia di 9 MWh, è stato realizzato con moduli di batteria basati sulla tecnologia del litio ferro fosfato (LFP).
    • A giugno Eni e KazMunayGas (KMG) hanno annunciato un progetto congiunto per una centrale ibrida rinnovabili-gas da 250 MW a Zhanaozen, nella regione di Mangystau. Il progetto, il primo del suo genere nel Paese, comprende una centrale solare, una centrale eolica e una centrale a gas per la produzione e la fornitura di energia elettrica stabile e a basse emissioni di carbonio alle filiali di KMG nella zona.
    • A giugno Eni Plenitude SpA SB ha finalizzato l’acquisizione da Helios UK (Spain) Ltd di un portafoglio di due impianti fotovoltaici con una capacità totale di 96,4 MWp nella regione spagnola di Albacete.
    • A luglio GreenIT, JV di Plenitude e CDP Equity, ha firmato un accordo con Hive Energy Limited e SunLeonard Energy Limited per sostenere lo sviluppo di quattro progetti fotovoltaici con una capacità totale fino a 200 MW. I nuovi siti saranno sviluppati in Puglia, Sicilia e Lazio sfruttando la tecnologia agrivoltaica, installando strutture sopraelevate.Decarbonizzazione e Sostenibilità
      • A maggio, Eni ha firmato un Memorandum di intenti con il Governo della Repubblica di Guinea Bissau per esplorare potenziali aree di collaborazione nell’esplorazione, nelle soluzioni climatiche basate sulla natura e sulla tecnologia, nell’agricoltura, nella sostenibilità e nella salute. Altre aree di collaborazione includono la valutazione del potenziale esplorativo dell’area offshore del Paese.
      • A maggio, Eni ha firmato un Memorandum d’intesa con Sonangol per valutare possibili iniziative congiunte nei settori della transizione energetica, incluse le filiere agroindustriali per la produzione di carburanti a basso contenuto di carbonio e la valorizzazione delle biomasse per applicazioni agroindustriali e materiali critici.

 

 

 

 

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