L’Istat ha diffuso oggi i dati relativi ai parametri economici relativi alle Pa, al risparmio delle famiglie e ai profitti delle societa. La pressione fiscale è stata pari al 40,8%, segnando una riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I Conti delle Amministrazioni pubbliche (AP), delle Famiglie e delle Società sono elaborati in milioni di euro a prezzi correnti e sono parte dei Conti trimestrali dei settori istituzionali. I dati relativi alla Pa sono commentati in forma grezza, mentre quelli relativi alle Famiglie e alle Società in forma destagionalizzata. Nel terzo trimestre del 2016 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 2,1%, in lieve peggioramento (+0,1 punti percentuali) rispetto allo stesso trimestre del 2015.
Il saldo primario della Pubblica amministrazione (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,7% (1,9% nel terzo trimestre del 2015). Il saldo corrente delle amministrazioni pubbliche è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,8% (1,5% nel terzo trimestre del 2015).
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
In presenza di un incremento congiunturale dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi delle famiglie, il potere d’acquisto delle famiglie è aumentato dello 0,1%. La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 41,7%, è risultata invariata rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento, pari al 19,4%, è aumentato di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
In allegato il documento contenuto nel comunicato stampa: