Il volume ‘La lista di Candido. I lavoratori della Collotta & Cis di Molina di Ledro tra magnesia, amianto e lavoro, ci narra parte della storia dell’industria del Trentino e delle condizioni dei lavoratori nel secolo “breve”. Il ricco repertorio fotografico e documentale rivive da oggi anche in una mostra visitabile al Museo di Riva del Garda.
Pur se incentrato sulla cronaca della Collotta & Cis, il progetto editoriale è quello di un “libro-documento” di una delle grandi fabbriche che trasformarono irreversibilmente le condizioni socio-economiche del Novecento trentino.
Le prime industrie hanno riscattato dall’isolamento gran parte della popolazione delle valli montane, evitando così lo spopolamento con il conseguente depauperamento della montagna.
Quando fu fondata la Collotta Cis & Figli, infatti, la Valle di Ledro era povera ed anche la terra era molto avara. Un posto in fabbrica dava sicurezza a tante famiglie.
Purtroppo il sogno diventò un incubo, quando per produrre un materiale coibente venne utilizzato amianto in grandi quantità e per complessivi 45 anni.
La narrazione di queste storie di vita ha pertanto anche il merito di rendere giustizia a tutti coloro che solo per aver lavorato in quella fabbrica o per aver vissuto in quel territorio si sono ammalati o hanno addirittura perso la vita.
Il messaggio che si legge nel ‘sotto testo’ è quello che ci invita a tenere sempre viva la memoria e l’attenzione a fare sì che ogni singola coscienza non permetta più che possano verificarsi tragedie di tale entità.
Un monito a non intraprendere scorciatoie dannose per il profitto scambiando il salario con la salute.
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Bruno Dorigatti