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DORFMANN – PARLAMENTO EUROPEO * MOBILITÀ: « CON IL “ PASSAPORTO VERDE “ L’UE CERCA DI TORNARE ALLA NORMALITÀ »

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14.36 - mercoledì 17 marzo 2021

Con il “passaporto verde” l’Ue cerca di tornare alla normalità.

Si ricomincia a parlare di mobilità e viaggi all’interno dell’Unione europea: la Commissione europea ha presentato oggi il “passaporto verde” digitale, con il quale chi vive nei ventisette stati membri potrà muoversi liberamente, a partire dell’estate, in tutta l’Unione. Il “passaporto verde” dovrebbe contenere informazioni sulla vaccinazione, sui test e sullo stato della guarigione in seguito a un’infezione da coronavirus. Dopo uno scetticismo iniziale, tutti gli stati membri sostengono adesso un tale sistema di passaporto vaccinale. Anche l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann plaude questo passo avanti: “Il passaporto verde ci permette di avvicinarci al ritorno alla normalità e alla libertà”. Tuttavia, questo strumento sarà davvero utile solo se ci saranno quante più persone vaccinate. In tal senso, le consegne dei vaccini dovrebbero essere accelerate.

Secondo la proposta presentata dall’esecutivo europeo, coloro che sono stati vaccinati contro il Covid-19 o guariti dovrebbero essere in grado di dimostrare la loro immunità con un certificato e chi invece non è vaccinato avrà la possibilità di presentare i risultati negativi del test. Questo strumento digitale dovrebbe essere un documento di facile lettura, a prova di falsificazione. Funzionerebbe un po’ come un biglietto del treno, che può essere stampato su carta, scaricato sul proprio telefono e controllato attraverso un “QR code”.

Il Parlamento deve ora approvare questa proposta, mentre la Commissione dovrà invece occuparsi di creare la struttura digitale necessaria. L’adattamento delle banche dati nazionali sarà necessario per fare in modo che i dati possano essere confrontati. La base digitale europea per questo tipo di documentazione dovrebbe essere creata entro tre mesi. In ogni caso, l’iniziativa del passaporto verde deve restare limitata ai viaggi e alla mobilità. I membri della Commissione hanno in questo senso sottolineato l’importanza di garantire la protezione dei dati, la sicurezza e la privacy delle persone.

L’introduzione di questo documento a livello europeo era chiara già dal 21 gennaio, quando il Consiglio europeo decise di lanciare un certificato di vaccinazione comune, utilizzabile e visualizzabile attraverso i vari sistemi nazionali.

Dorfmann si auspica che quest’estate l’industria del turismo possa beneficiare di una rinnovata mobilità. Il passaporto verde consentirebbe infatti di garantire sia il movimento sicuro delle persone sia il ritorno a una parte di normalità. “Il nuovo strumento permetterà di vedere chi è stato vaccinato, chi è guarito da un’infezione e chi è stato testato negativo. – spiega Dorfmann – Ora è urgente che si faccia tutto il necessario per accelerare il processo di vaccinazione”. Tutti coloro che vogliono farsi vaccinare devono avere la possibilità di farlo entro l’estate.

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