“L’annuncio dal governatore sudtirolese Arno Kompatscher di vietare il traffico di transito ai veicoli pesanti lungo la Ss 12 nella Valle Isarco e nella Wipptal va assolutamente nella giusta direzione”, dichiara Herbert Dorfmann, Obmann dell’Svp nella Valle Isarco. Si tratta difatti di una misura che l’Svp della Valle Isarco aveva chiesto nelle scorse settimane in un documento programmatico.
Secondo un censimento del comune di Chiusa, la strada statale è stata attraversata da un totale di 27mila tir durante le prime due settimane di maggio. Nelle ore di punta, sono passati ben 300 camion all’ora. “Questo significa che nei centri abitati della Valle Isarco passano tanti tir quanti il governo del Tirolo, che ha imposto un numero chiuso, ne lascia passare sulla sua autostrada. Si tratta di una situazione assurda, che va risolta al più presto. I centri abitati della Valle Isarco e della Wipptal non possono essere vittima di una valanga di veicoli senza precedenti proveniente dal Brennero”, dichiara Herbert Dorfmann.
L’Obmann dell’Svp nella Valle Isarco chiede quindi che vengano adottate delle misure il prima possibile. Un intervento per regolare il passaggio dei tir non è correlato con la concessione dell’Autobrennero, perché non la danneggia. Anzi, l’A22 è là anche per evitare che i tir utilizzino la strada statale. Un tale regolamento dovrebbe entrare in vigore con l’inizio della stagione estiva, quando aumenteranno le persone che si mettono in viaggio.
“Immediatamente dopo il rinnovo della concessione dell’A22, che si spera sia imminente, il governo provinciale dovrà prendere delle decisioni coraggiose per regolare il traffico lungo l’autostrada. L’aumento del traffico degli ultimi mesi non è più accettabile. Anche l’economia dell’Alto Adige dovrebbe cominciare a chiedersi se lo stato attuale delle cose è nel suo interesse o meno. Per le nostre imprese e il nostro turismo, infatti, l’autostrada rappresenta un’infrastruttura di vitale importanza.
Nel momento in cui questa è sempre più spesso bloccata a causa del traffico di transito, questo danneggia in prima linea le nostre imprese. È necessaria una più equa distribuzione del traffico alpino lungo le differenti rotte disponibili. Lungo la tratta del Brennero può transitare una quantità di persone e merci pari a quella che può passare lungo le altre tratte”, sottolinea Herbert Dorfmann, facendo appello a misure in grado di bloccare la valanga di traffico.