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DEPUTATI LEGA TRENTINO * ORSO: « LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO COSTA CONTRO L’OPERATO DEL PRESIDENTE FUGATTI CI LASCIANO SORPRESI, LA NORMATIVA IN VIGORE È CHIARA »

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18.08 - venerdì 26 giugno 2020

“Le dichiarazioni del Ministro Costa contro l’operato del presidente Fugatti in merito alla situazione ‘orso pericoloso’ (dopo l’aggressione a due persone del 22 giugno) ci lasciano sorpresi, data la chiarezza della normativa in vigore che assegna competenze in materia di pubblica sicurezza ai Presidenti delle Regioni e PPAA”. Lo dichiarano i deputati Lega del Trentino Martina Loss, Diego Binelli, Vanessa Cattoi e Mauro Sutto.

“La gestione dell’Orso bruno (Ursus arctos) per i territori delle Alpi centro-orientali – sottolineano i deputati della Lega – è affidata al Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali (PACOBACE), redatto con il Ministero dell’Ambiente e ISPRA. Il notevole incremento demografico degli ultimi anni della popolazione dell’orso sulle Alpi centro-orientali ha portato all’aumento delle situazioni problematiche e anche della frequenza di incontri ravvicinati tra uomo e orso.

Ciò ha reso necessaria una gestione più rapida ed efficace di quei singoli individui cosiddetti ‘problematici’, responsabili di una rilevante quota dei danni economici e delle situazioni di pericolo più significative. La modifica del 2015 del Piano d’Azione specifica i gradi di problematicità e per i casi più gravi consente l’attivazione di azioni energiche comprese la cattura per captivazione permanente e l’abbattimento.

L’elevato numero di esemplari presenti nel piccolo territorio del Trentino occidentale e la responsabilità del Presidente Fugatti per la sicurezza delle proprie comunità hanno portato alla semplice applicazione di quanto stabilito dal Ministero per questi casi. La scelta di intervenire, dopo approfondite verifiche e indagini sul territorio, parte dalla difesa della gente che a costo di grandi sacrifici mantiene il presidio e l’economia dei territori montani.

Costa che è stato in Trentino, ma non ha potuto vedere l’orso di persona, forse non si rende conto degli effetti che questo animale può provocare dal vivo su persone e attività di montagna, inclusa la preziosa pastorizia, riconosciuta come patrimonio immateriale dell’Unesco, di cui il Ministro stesso si è fatto portavoce”.

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