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DEMOCRAZIA CRISTIANA – TRENTINO * ELEZIONI COMUNALI TRENTO: GUBERT, « UN “TICKET” CARLI – ZANETTI SAREBBE CERTAMENTE ATTRATTIVO PER UN AMPIO ELETTORATO DI CENTRO »

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22.31 - domenica 7 giugno 2020

Allego nota predisposta dal sen. Renzo Gubert in merito alla posizione assunta dalla Democrazia Cristiana in merito alla competizione elettorale in oggetto.

Vito Bertè – Segretario politico provinciale

 

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La DC in Trentino e le prossime elezioni comunali. Comprensibilmente gli esponenti più autorevoli di “Si può fare” hanno espresso valutazioni negative sulla decisione della Direzione provinciale della DC di sostenere la candidatura a sindaco di Trento di Marcello Carli, dopo che, prima della crisi del corona virus, la stessa Direzione aveva scelto di appoggiare la candidata di “Si può fare”, avv. Silvia Zanetti.

“Poca serietà” ha commentato qualcuno di “Si può fare”. Per questo sono utili alcune spiegazioni.

La DC si ritrova, dopo quasi trent’anni, a riattivarsi dopo che è stata emessa sentenza definitiva che essa non era mai stata in effetti legittimamente sciolta. In questi trent’anni sono stati attivate varie esperienze di ispirazione democratico cristiana, che hanno voluto testimoniare questo legame o con evocazione del termine “democratico cristiano” o del termine “popolare” e col simbolo dello scudo crociato in forme varie. Per dare concretezza al progetto di riattivazione, il primo passo è stato quello di ricostruire rapporti di collaborazione fra queste esperienze. Ed è nata tra la maggior parte di esse una Federazione, che tra un paio di settimane sceglierà il proprio simbolo, che non potrà essere che lo scudo crociato.

Il primo banco di prova in Trentino saranno le lezioni comunali, specie nella città capoluogo. Qualche mese fa l’unica occasione possibile per evitare tentativi velleitari era quella offerta da “Si può fare”, lista civica che vedeva convergere una parte della “Civica Trentina”, “Progetto Trentino” ed alcuni esponenti del mondo autonomista, e che aveva scelto l’avv. Silvia Zanetti quale candidata sindaco. E così la DC trentina con l’accordo di esponenti dell’UDC scelse di aderire.

I mesi passati dopo lo spostamento delle elezioni hanno visto fatti nuovi e tra questi l’autocandidatura a sindaco di Marcello Carli, già esponente di rilievo della DC (“gruppo giovani”) e poi dell’UDC e già consigliere regionale. Sul suo nome si sono ritrovati non solo “Agire” di Claudio Cia, ma anche esponenti storici della DC, che vedono in Carli una persona capace e motivata, per di più portatore di un’identità che è la medesima alla quale si rifà il progetto di riattivazione di un partito di esplicita e prevalente ispirazione cristiana.

Qualcuno, come Andrea Brocoli, a suo tempo stretto collaboratore dell’avv. Mengoni (già Presidente DC della Provincia) e poi figura di riferimento dell’UDC ed ora nella Direzione della riattivata DC, ha visto nella nuova candidatura un’opportunità per rafforzare il progetto e il 3 giugno scorso la Direzione, unanime, ha condiviso la proposta di prendere contatti con Marcello Carli per verificare le condizioni e il programma, contatti poi avvenuti con esito positivo.

Per chi ora rappresenta in Trentino la DC riattivata cosa vuol dire “serietà”? Rimanere fermi su quanto deciso in condizioni diverse o fare la scelta che va nella direzione di aiutare la ricostruzione di una presenza politica? Rimanere fermi ci avrebbe portato ad entrare in una lista civica con una candidata sindaco civica. Aderire alla candidatura di Carli aumenta la probabilità di riuscire a mettere in campo una lista della Federazione popolare dei democratici cristiani. Sarebbe stato serio non tener conto del fatto nuovo intervenuto, danneggiando la ragione stessa della ripresa di attività della DC?

L’auspicio, ovvio, è che tra “Progetto Trentino” e la parte di Civica Trentina presieduta da Francesco Agnoli, con la candidata Silvia Zanetti da un lato e la coalizione che sostiene Marcello Carli, con in primis Carli stesso, si possano trovare le convergenze utili per una più larga coalizione che unisca le due e la scelta della DC riattivata vuole anche essere uno stimolo in tale direzione. Un “ticket” Carli – Zanetti sarebbe certamente attrattivo di un ampio elettorato di centro. Il segnale lanciato da Marino Simoni, segretario di “Progetto Trentino” volto a ripensare la situazione è importante e contribuisce a rendere razionali le scelte, superando comprensibili delusioni.

 

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Renzo Gubert

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